L’indipendenza è donna: anche nel real estate

Oggi in molti paesi si celebra la Giornata Internazionale dedicata alla donna. Un giorno di particolare riflessione, soprattutto in un periodo in cui la violenza di genere resta ancora un elemento presente all’interno del tessuto sociale. Per omaggiare le nostre lettrici, abbiamo deciso di creare una rubrica tutta al femminile. Protagoniste indiscusse dell’articolo odierno sono le scelte delle donne in termini di sistemazione immobiliare prescelta. È noto come l’emergenza pandemica abbia cambiato notevolmente e spesso in modo irreversibile, le nostre scelte e abitudini. Vogliamo però analizzare quali sono state e quali sono tutt’ora le preferenze femminili quando si parla di contratti di compravendita o di locazione. Ebbene, se anche voi siete interessati a questa tematica, siete nel posto giusto. Per cui, non ci resta che cominciare!

Si dice che la donna, nel corso degli anni, grazie alle numerose lotte di genere per l’ottenimento degli stessi diritti dell’uomo, abbia naturalmente una propensione all’indipendenza. A differenza delle concezioni medioevali secondo le quali la donna era da considerare ‘’un angelo del focolare’’ custode della famiglia e della casa, fortunatamente al giorno d’oggi tale ideologia è ormai passata. Vediamo come infatti negli ultimi anni, siano state le donne in una percentuale più alta rispetto agli uomini, a sottoscrivere dei contratti di locazione. Molte di queste hanno scelto delle soluzioni indipendenti, altre invece delle soluzioni per l’intero nucleo famigliare. Ma quali sono le tipologie preferite dalle donne?

Individuiamo le sistemazioni indipendenti al primo posto, in aumento rispetto allo scorso anno.Percentuale pari al 23%. Al secondo posto invece, troviamo le semi indipendenti, con 17 punti percentuali. Non mancano anche ulteriori soluzioni sempre autonome che però rappresentano il chiaro segno di una società in evoluzione post pandemica. Parliamo delle villette indipendenti che però hanno ampi spazi sia interni sia esterni. Richiestissime anche le case con un semplice balcone o angolo green. In questo caso la percentuale è del 15% in più rispetto al 2020. Rispetto agli anni precedenti, non hanno invece subito delle alterazioni notevoli i rustici e le villette a schiera.

A emergere nel panorama internazionale è una scelta nuova. Da anni considerata tipicamente maschile. Una forma di investimento alternativa: il box. Il box rispetto al classico appartamento, ha una gestione decisamente più semplice e garantisce un rendimento annuo pari al 6%. Un’alternativa valida per chi decide di investire attivamente nel real estate. Si nota come, dunque, anche il real estate, si sia colorato di rosa negli ultimi anni. Un messaggio importante che vogliamo sottolineare e trasmettere. Soprattutto per la presenza ancora ingombrante di mentalità chiuse e misogine all’interno della società.

Vogliamo in questa giornata ringraziare le nostre lettrici. A voi il nostro augurio di essere sempre così dinamiche in questo e in altri settori, sfatando le concezioni di genere. Ogni giorno troverete numerose news sul mercato immobiliare internazionale e su come si stia evolvendo. Se siete curiosi di saperne di più su questo e altri argomenti, vi lanciamo il seguente hashtag : #stayrealigro!

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