Il calo a Las Vegas: crolla il mattone dell’11%
Las Vegas , la perla nel Nevada. La città della perdizione , dei casinò e senza limiti. Dopo il calo del prezzi degli immobili negli anni precedenti , si aspettava un aumento della domanda , proporzionato ovviamente alla possibilità più ampia di acquistare un appartamento a Las Vegas.
Nonostante questa stabilizzazione però , sembra che il mercato immobiliare stenti a crescere.
Il valore degli immobili sembra essersi affievolito , provocando una fase di stallo in tutto il Nevada.
Anche il numero delle case disponibili sembra essere molto più bassorispetto a quello che si definirebbe come un mercato in perfetto equilibrio.
Anche se nel 2012 i prezzi delle case sembravano essere aumentati , non hanno comunque raggiunto il loro massimo storico.
Troppi turisti ma pochi investitori. Condomini e townhomes un anno fa rappresentavano il 110% del fatturato nazionale. Oggi la percentuale di immobili venduti resta ferma al 7 %.
Il valore delle transazioni immobiliari tracciate , nel 2017 raggiungeva i 750 milioni per le case, e i 90 milioni per i condomini .Qui il calo è stato meno evidente , grazie ai numerosi studenti che hanno sottoscritto contratti di locazione durante lo scorso anno per poter studiare , o semplicemente trascorrere un periodo lontano dalla routine quotidiana , visitando il Nevada.
Ma si sa, i contratti di locazione , non apportano grande ricchezza e , soprattutto , non permettono un ricircolo veloce dell’economia.
In estate è stato segnalato un appiattimento non solo dal lato della domanda , ma anche da quello dell’offerta, e ciò a provocato stupore negli studiosi e timore tra gli economisti.
Una fetta importante del mercato nazionale sta subendo un duro colpo.
Un problema fondamentale è rappresentato dal sommerso.
Moltissimi sono gli appartamenti affittati a nero , che sfuggono nel conteggio del PIL nazionale, provocando un alterazione delle indagini statistiche.
Cosa ci si aspetta ?
Si spera che , sempre per il famoso principio ‘’a spirale’’ , si stia toccando il minimo storico per avere negli anni successivi un ‘impennata tale da garantire un riavvicinamento a quell’equilibrio tanto ambito.
Nonostante questa stabilizzazione però , sembra che il mercato immobiliare stenti a crescere.
Il valore degli immobili sembra essersi affievolito , provocando una fase di stallo in tutto il Nevada.
Anche il numero delle case disponibili sembra essere molto più bassorispetto a quello che si definirebbe come un mercato in perfetto equilibrio.
Anche se nel 2012 i prezzi delle case sembravano essere aumentati , non hanno comunque raggiunto il loro massimo storico.
Troppi turisti ma pochi investitori. Condomini e townhomes un anno fa rappresentavano il 110% del fatturato nazionale. Oggi la percentuale di immobili venduti resta ferma al 7 %.
Il valore delle transazioni immobiliari tracciate , nel 2017 raggiungeva i 750 milioni per le case, e i 90 milioni per i condomini .Qui il calo è stato meno evidente , grazie ai numerosi studenti che hanno sottoscritto contratti di locazione durante lo scorso anno per poter studiare , o semplicemente trascorrere un periodo lontano dalla routine quotidiana , visitando il Nevada.
Ma si sa, i contratti di locazione , non apportano grande ricchezza e , soprattutto , non permettono un ricircolo veloce dell’economia.
In estate è stato segnalato un appiattimento non solo dal lato della domanda , ma anche da quello dell’offerta, e ciò a provocato stupore negli studiosi e timore tra gli economisti.
Una fetta importante del mercato nazionale sta subendo un duro colpo.
Un problema fondamentale è rappresentato dal sommerso.
Moltissimi sono gli appartamenti affittati a nero , che sfuggono nel conteggio del PIL nazionale, provocando un alterazione delle indagini statistiche.
Cosa ci si aspetta ?
Si spera che , sempre per il famoso principio ‘’a spirale’’ , si stia toccando il minimo storico per avere negli anni successivi un ‘impennata tale da garantire un riavvicinamento a quell’equilibrio tanto ambito.