Investimenti immobiliari: il boom nel Regno Unito
Regno Unito : quattro nazioni unite dalla storia e dal tempo. Galles,Scozia,Irlanda del Nord e Inghilterra unite formano la quinta potenza economica mondiale dei nostri tempi, e la seconda in Europa dopo la Germania.
Con le sue immense pianure scozzesi e le catene montuose del Galles, rappresenta un conglomerato
di stati diversi ma uniti sotto un unico sovrano : la Regina
Ed è stata forse questa fede nella tradizione, l’essere ancorati ad una cultura a se stante o prettamente per motivazioni patriottiche ed economiche, a spingere gli inglesi il 23 giugno 2016 a votare a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Europa.
Dopo la Brexit ,che sembrasse pronta a trascinare l’Inghilterra nella crisi più profonda, il Regno Unito è stato il fulcro degli investimenti immobiliari nell’ultimo anno.
La quota raggiunta è di circa 20 miliardi di sterline ,con un distacco del 40% dal 2017.
La domanda cresciuta in maniera esponenziale è nata esattamente dopo il referendum UE che ha portato come risultato all’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea.
Aumentando l’interesse da parte degli investitori ha provocato acquisti di proprietà in UK per un totale di circa 71 miliardi di sterline.
Alberghi e proprietà residenziali sono i settori maggiormente in voga( rispettivamente 5 e 4 miliardi di sterline).
Anche gli affitti dei famosi grattacieli londinesi sono rimasti invariati , i più alti in tutta Europa.
I principali investitori sono gli asiatici (il 90 %) e i professionisti del settore hanno affermato che è stata proprio la Brexit che,rompendo i legami con l’Europa , ha mantenuto l’Inghilterra isolata da qualsiasi problematica internazionale scaturita dall’Eurozona.
Questa serenità di fondo ha assegnato soprattutto all’immobiliare il titolo di settore aureo,grazie ai forti rendimenti e alle previsioni di crescita continua.
Il Regno Unito ha registrato i massimi livelli delle transazioni di investimento già nel 2017 ed ha continuato il suo trend senza interruzioni.
Perché conviene investire in Inghilterra ?
La tassazione bassa (20%) e la snellezza e la fiducia nella burocrazia nell’ambito dell’imprenditoria edile ,sono solo alcuni dei punti cardine alla base di questa scelta.
Occorre sottolineare l’importanza della presenza di Londra e della Borsa che , oltre a rappresentare e coniugare le maggiori aree finanziarie,assicurano un punto di riferimento non indifferente per la finanza internazionale.
Con le sue immense pianure scozzesi e le catene montuose del Galles, rappresenta un conglomerato
di stati diversi ma uniti sotto un unico sovrano : la Regina
Ed è stata forse questa fede nella tradizione, l’essere ancorati ad una cultura a se stante o prettamente per motivazioni patriottiche ed economiche, a spingere gli inglesi il 23 giugno 2016 a votare a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Europa.
Dopo la Brexit ,che sembrasse pronta a trascinare l’Inghilterra nella crisi più profonda, il Regno Unito è stato il fulcro degli investimenti immobiliari nell’ultimo anno.
La quota raggiunta è di circa 20 miliardi di sterline ,con un distacco del 40% dal 2017.
La domanda cresciuta in maniera esponenziale è nata esattamente dopo il referendum UE che ha portato come risultato all’uscita dell’Inghilterra dall’Unione Europea.
Aumentando l’interesse da parte degli investitori ha provocato acquisti di proprietà in UK per un totale di circa 71 miliardi di sterline.
Alberghi e proprietà residenziali sono i settori maggiormente in voga( rispettivamente 5 e 4 miliardi di sterline).
Anche gli affitti dei famosi grattacieli londinesi sono rimasti invariati , i più alti in tutta Europa.
I principali investitori sono gli asiatici (il 90 %) e i professionisti del settore hanno affermato che è stata proprio la Brexit che,rompendo i legami con l’Europa , ha mantenuto l’Inghilterra isolata da qualsiasi problematica internazionale scaturita dall’Eurozona.
Questa serenità di fondo ha assegnato soprattutto all’immobiliare il titolo di settore aureo,grazie ai forti rendimenti e alle previsioni di crescita continua.
Il Regno Unito ha registrato i massimi livelli delle transazioni di investimento già nel 2017 ed ha continuato il suo trend senza interruzioni.
Perché conviene investire in Inghilterra ?
La tassazione bassa (20%) e la snellezza e la fiducia nella burocrazia nell’ambito dell’imprenditoria edile ,sono solo alcuni dei punti cardine alla base di questa scelta.
Occorre sottolineare l’importanza della presenza di Londra e della Borsa che , oltre a rappresentare e coniugare le maggiori aree finanziarie,assicurano un punto di riferimento non indifferente per la finanza internazionale.