Capitali italiani investiti nell’edilizia francese: ecco perché conviene.

Negli ultimi anni sono state diverse le necessità che hanno portato il commercio italiano a trasferirsi all’estero,mantenendo in italia solo la sede legale delle varie aziende. Situazione che ha portato modifiche dal punto di vista economico ma anche ripercussioni sociali su quella che è la visione economico-finanziaria del Paese.

Analogamente anche per il settore edilizio sono avvenuti dei mutamenti. In particolar modo dal 2017 sono aumentate le aziende italiane che hanno inaugurato attività del settore immobiliare soprattutto in Francia. Il paese dei Lumi infatti ,ha approvato in collaborazione con la Camera di Commercio italiana di Nizza, delle agevolazioni per permettere ai professionisti di esaltare le loro capacità sul territorio francese grazie alla realizzazione dei primi cantieri ad hoc finalizzati al miglioramento delle loro figure professionali.

Prima di analizzare il dossier su citato , occorre comprendere come sia strutturato il settore dell’edilizia francese. A differenza di quello italiano , risulta essere molto più complesso tanto da essere suddiviso in tre gruppi :

-lavoro pesante e servizi di fornitura

-costruzione e promozione

-edilizia civile e lavori pubblici

Se in Italia , il settore è ancora fase di stabilizzazione, in Francia occupa circa il 21 % della popolazione. Le uniche problematiche sono relative ai comportamenti economici dei soggetti che ,imprevedibili, possono alterare il sistema e influenzare le attività di costruzione,ristrutturazione e manutenzione.

Per comprendere l’importanza dell’edilizia francese , basti considerare che vengono contabilizzati in media circa 170 miliardi di euro, occupando 1,4 milioni di dipendenti e 401.000 società . L'energia del settore è particolarmente sentita nella cultura francese. La tendenza positiva inaugurata nel 2016 continua a persistere, creando opportunità lavorative a tutti i livelli della società. Secondo le stime dell’ FFB i panorami per il trend edilizio per il 2025 sono i seguenti :

- L’aumento del digitale tramite il BIM (Building information Model)5 e il lean management6 ; - L’aumento della concorrenza sleale malgrado le misure prese da 2 anni, che condurrà alla privazione tra i 50 000 e 200 000 posti di lavoro su scala internazionale; - L’ incremento del lavoro autonomo.

Fulcro di questa inversione di rotta è la Costa Azzurra che nel 2016 ha fatto registrare un giro d'affari di 10,3 miliardi di Euro, con 63 681 società e 103 341 subalterne. Le circoscrizioni con il più alto tasso di occupazione nel settore, , sono il Dipartimento di Bouches du Rhône, delle Alpi Marittime e del Var.

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