L’Australia immobiliare crolla: i prezzi a Sydney e Melbourne scesi del 20%
Un incidente che non può essere ignorato – afferma Shane Olivier di AMP Capital, affrontando il grave problema del drastico crollo dei prezzi nel mercato immobiliare australiano. Un melt-in-pot di fattori tra cui la scarsa accessibilità al mercato stesso , la riduzione del credito , mutui più pesanti, e riduzione drammatica degli investitori.
Questo mix letale ha apportato un grosso danno all’intero mercato immobiliare australiano , tanto da insospettire e demoralizzare tutti i potenziali investitori , desiderosi di acquistare un immobile a Sydney.
Una delle città principali del continente , ha registrato dei cali spaventosi , provocati inoltre dall’aumento eccessivo dell’offerta.
Insieme a Sydney è crollato parallelamente un altro mercato immobiliare , se non addirittura più importante : quello di Melbourne.
Il collasso sembrava aver raggiunto il picco già un anno fa. Ma in realtà il calo annuo ha superato il trend minimo ( e già all’epoca preoccupante ) del 5 %.
Si spera che anche altre città molto importanti come Canberra , la capitale, Hobart , Adelaide e Brisbane .
Anche le banche sono restie , e potrebbero iniziare a diventare troppo strette per gli investitori che decidono di richiedere un prestito in virtù di un investimento immobiliare.
Purtroppo le previsioni future per questa nazione e in particolar modo per le due città precedentemente menzionate , non sono affatto positive.
Si annuncia un crollo ulteriore fino al 40 % , che apporterà un cambiamento epocale nella storia del mercato immobiliare australiano.
Tra gli altri fattori che hanno incrementato questo crollo , individuiamo senza dubbio anche l’atteggiamento del potenziale investitore.
La maggior parte della ‘’moderazione’’ è arrivata proprio attraverso i forti controlli e le misure prudenziali adottate dal singolo in previsione di un investimento nel mattone australiano.
Con più scelta e meno urgenza , di presentano quindi meno acquirenti attivi sul mercato e , quelli già presenti , preferiscono fermarsi a un primo e piccolo investimento.
Nell’ultimo anno sono state vendute solo il 44 % delle case , con una diminuzione di oltre il 95 % negli ultimi 14 anni.
Si auspica che questo collasso possa essere ridotto nel corso degli anni succesivi , ma è molto difficile che il mercato si riprenda.
Questo mix letale ha apportato un grosso danno all’intero mercato immobiliare australiano , tanto da insospettire e demoralizzare tutti i potenziali investitori , desiderosi di acquistare un immobile a Sydney.
Una delle città principali del continente , ha registrato dei cali spaventosi , provocati inoltre dall’aumento eccessivo dell’offerta.
Insieme a Sydney è crollato parallelamente un altro mercato immobiliare , se non addirittura più importante : quello di Melbourne.
Il collasso sembrava aver raggiunto il picco già un anno fa. Ma in realtà il calo annuo ha superato il trend minimo ( e già all’epoca preoccupante ) del 5 %.
Si spera che anche altre città molto importanti come Canberra , la capitale, Hobart , Adelaide e Brisbane .
Anche le banche sono restie , e potrebbero iniziare a diventare troppo strette per gli investitori che decidono di richiedere un prestito in virtù di un investimento immobiliare.
Purtroppo le previsioni future per questa nazione e in particolar modo per le due città precedentemente menzionate , non sono affatto positive.
Si annuncia un crollo ulteriore fino al 40 % , che apporterà un cambiamento epocale nella storia del mercato immobiliare australiano.
Tra gli altri fattori che hanno incrementato questo crollo , individuiamo senza dubbio anche l’atteggiamento del potenziale investitore.
La maggior parte della ‘’moderazione’’ è arrivata proprio attraverso i forti controlli e le misure prudenziali adottate dal singolo in previsione di un investimento nel mattone australiano.
Con più scelta e meno urgenza , di presentano quindi meno acquirenti attivi sul mercato e , quelli già presenti , preferiscono fermarsi a un primo e piccolo investimento.
Nell’ultimo anno sono state vendute solo il 44 % delle case , con una diminuzione di oltre il 95 % negli ultimi 14 anni.
Si auspica che questo collasso possa essere ridotto nel corso degli anni succesivi , ma è molto difficile che il mercato si riprenda.