Finlandia : prezzi in aumento nella capitale ma la nazione rallenta !
La Finlandia rientra , nell’immaginario collettivo , in quella rosa di Nazioni particolarmente sensibili al tema sostenibilità . In quanto tale , viene considerata come una realtà innovativa nonostante la sua semplicità burocratico – amministrativa .
A livello economico . si presenta solida e orientata verso gli scambi commerciali internazionali , godendo di risorse primarie di estremamente richieste da molti altri Paesi. Ed è proprio la presenza di tali elementi naturali a garantire anche nel settore immobiliare , un ‘unicità strutturale degli immobili.
Ma sebbene quest’introduzione possa sembrare speranzosa e ottimista per la Finlandia , in realtà , attualmente sono presenti delle problematiche non indifferenti.
Proprio il settore immobiliare sta registrando dei risultati anomali e senza precedenti.
Se nella capitale infatti , Helsinki , i prezzi delle proprietà continuano a salire , grazie ai bassi tassi di interesse e al generale miglioramento della situazione economico – finanziaria del Paese.
Analizzando nel dettaglio , i prezzi medi delle case , sono aumentati del 3% rispetto all’ultimo trimestre del 2018, quello dei condomini del 4 % e infine , per quel che riguarda le case a schiera , si parla di un incremento del 2 % .
Questo è quanto accade a Helsinki , ma la situazione non è omogenea in tutto il Paese.
Complessivamente infatti , il prezzo medio delle vecchie abitazioni è aumentato solo dell’ 1% ,
La domanda però , continua a scendere . Basti pensare che lo scorso anno , le transazioni complessive sono diminuite del 10% su una base di 50.000 unità , a seguito del calo annuale già annunciato nel 2017 , dalla Statistics Finland. Anche permessi di dimora per gli edifici residenziali sono diminuiti del 17 % sulla base di 33.600 unità durante i primi dieci mesi dello scorso anno.
Nonostante l’economia finlandese si sia espansa del 3 ,4 % all’inizio del 2019 , la crescita nel resto del Paese sembra aver subito una fase di stallo , proprio a causa del settore immobiliare leggermente bloccato dalla scarsità della domanda e da un ‘offerta eccessiva .
Si teme infatti che si possa inaugurare una fase di ‘’bolla immobiliare ‘’ proprio in uno dei Paesi nordici in cui , la crisi , sembra non aver mai messo radici.
Nel 2000 , proprio per sottolineare quanto e come da sempre questa Nazione sia stata all’avanguardia , il governo ha eliminato il requisito secondo il quale un non residente sia obbligato a ottenere un particolare permesso per poter acquisire una proprietà secondaria in Finlandia.
Gli stranieri quindi sono stati posti sullo stesso livello dei finlandesi , aprendosi al mercato immobiliare internazionale e facendo confluire nuovi portafogli esteri in quello locale .
Rimane però la necessità per gli stranieri di richiedere un permesso per l’acquisto di proprietà nell’arcipelago di Ahvenanmaa.
Cosa succederà in futuro in Finlandia ?
È difficile trovare una risposta , considerato che la situazione risulta essere particolarmente variegata in tutto il Paese. Ci si auspica che la domanda possa ritornare ad essere proporzionale all’offerta per poter garantire una migliore velocità dell’economia nazionale.
A livello economico . si presenta solida e orientata verso gli scambi commerciali internazionali , godendo di risorse primarie di estremamente richieste da molti altri Paesi. Ed è proprio la presenza di tali elementi naturali a garantire anche nel settore immobiliare , un ‘unicità strutturale degli immobili.
Ma sebbene quest’introduzione possa sembrare speranzosa e ottimista per la Finlandia , in realtà , attualmente sono presenti delle problematiche non indifferenti.
Proprio il settore immobiliare sta registrando dei risultati anomali e senza precedenti.
Se nella capitale infatti , Helsinki , i prezzi delle proprietà continuano a salire , grazie ai bassi tassi di interesse e al generale miglioramento della situazione economico – finanziaria del Paese.
Analizzando nel dettaglio , i prezzi medi delle case , sono aumentati del 3% rispetto all’ultimo trimestre del 2018, quello dei condomini del 4 % e infine , per quel che riguarda le case a schiera , si parla di un incremento del 2 % .
Questo è quanto accade a Helsinki , ma la situazione non è omogenea in tutto il Paese.
Complessivamente infatti , il prezzo medio delle vecchie abitazioni è aumentato solo dell’ 1% ,
La domanda però , continua a scendere . Basti pensare che lo scorso anno , le transazioni complessive sono diminuite del 10% su una base di 50.000 unità , a seguito del calo annuale già annunciato nel 2017 , dalla Statistics Finland. Anche permessi di dimora per gli edifici residenziali sono diminuiti del 17 % sulla base di 33.600 unità durante i primi dieci mesi dello scorso anno.
Nonostante l’economia finlandese si sia espansa del 3 ,4 % all’inizio del 2019 , la crescita nel resto del Paese sembra aver subito una fase di stallo , proprio a causa del settore immobiliare leggermente bloccato dalla scarsità della domanda e da un ‘offerta eccessiva .
Si teme infatti che si possa inaugurare una fase di ‘’bolla immobiliare ‘’ proprio in uno dei Paesi nordici in cui , la crisi , sembra non aver mai messo radici.
Nel 2000 , proprio per sottolineare quanto e come da sempre questa Nazione sia stata all’avanguardia , il governo ha eliminato il requisito secondo il quale un non residente sia obbligato a ottenere un particolare permesso per poter acquisire una proprietà secondaria in Finlandia.
Gli stranieri quindi sono stati posti sullo stesso livello dei finlandesi , aprendosi al mercato immobiliare internazionale e facendo confluire nuovi portafogli esteri in quello locale .
Rimane però la necessità per gli stranieri di richiedere un permesso per l’acquisto di proprietà nell’arcipelago di Ahvenanmaa.
Cosa succederà in futuro in Finlandia ?
È difficile trovare una risposta , considerato che la situazione risulta essere particolarmente variegata in tutto il Paese. Ci si auspica che la domanda possa ritornare ad essere proporzionale all’offerta per poter garantire una migliore velocità dell’economia nazionale.
