Crollo dei prezzi in Arabia Saudita : forse la crisi è finita
Secondo quanto riportato , i prezzi delle case in Arabia Saudita , sono stati i peggiori in tutto il globo, fino a settembre. L’indice del real estate infatti è diminuito del 6% . Come si presenta attualmente la situazione in Arabia Saudita ?
Ecco i dati relativi all’annata precedente :
• I prezzi delle aree residenziali sono diminuiti del 6,3% nel 2018.
• I prezzi degli appartamenti sono scesi del 3,5%
• I prezzi delle ville sono crollati del 4,7%
• Nel 2018 l'indice immobiliare delle case è diminuito dello 0,7%
Generalmente quindi , parliamo di un crollo non eccessivo , ma comunque da non sottovalutare. Pensiamo infatti che tale circostanza è stata presente , e lo è tutt’ora , dal 2016. Perché si può parlare di una lenta ripresa ?
Il calo dei prezzi , potrebbe finire perché si è assistito comunque a una lenta ripresa. In particolar modo, nelle prime settimane di settembre , i prezzi degli appartamenti sono aumentati dello 0,5% . (se adeguati all’inflazione , si parla dell’1,3%). Nella capitale dell’Arabia Saudita , Riyadh , i prezzi degli appartamenti sono rimasti invariati negli ultimi tre mesi. Anche nel segmento del luxury si parla di un leggero incremento.
Ma chi ha incoraggiato gli investimenti del real estate? E soprattutto , perché?
Negli ultimi anni, i sauditi hanno speso i loro ‘’petrodollari’’ con cautela , reduci delle esperienze degli anni ’80. Così facendo hanno scelto di optare per un mercato conveniente e che avrebbe probabilmente fruttato nel tempo: quello immobiliare.
Inoltre , occorre precisare che dopo la recessione degli anni ’90 , nel 2009 è stata approvata una legge sugli investimenti esteri . Tale iniziativa , permetteva e permette ai non sauditi di possedere una residenza privata a condizione che ottenessero una licenza dal ministero degli Interni . Onde evitare qualsiasi forma di speculazione , è necessario però che passino cinque anni prima che una proprietà venga venduta. L’unico limite è dato dal divieto di acquistare immobili nelle città sante di La Mecca e Medina. ( In questi casi , i contratti di locazione sono possibili , ma non devono superare i due anni ).
È semplice quindi comprendere come negli ultimi anni , l’interesse verso il real estate arabo sia accresciuto , data anche la convenienza nell’acquisto di un immobile anche per uno straniero.
Dopo aver notato quindi che la richiesta di acquisto di un immobile si sia materializzata in maniera continuata e costante , è semplice comprendere come dal lato dell’offerta , sia stato doveroso aumentare i prezzi. Un po’ per migliorare l’economia locale , un po’ per assegnare più valore a un bene che sta riscuotendo sempre più interesse.
Nonostante l’economia dovrebbe subire un rallentamento fisiologico, i rendimenti derivanti dal real estate , sembrano comunque essere più che positivi.
Domanda e offerta sono quindi sullo stesso livello , e , con i dovuti accorgimenti accompagnati dalle giuste politiche locali , si arriverà probabilmente a un situazione generale produttiva ed equilibrata.
Ecco i dati relativi all’annata precedente :
• I prezzi delle aree residenziali sono diminuiti del 6,3% nel 2018.
• I prezzi degli appartamenti sono scesi del 3,5%
• I prezzi delle ville sono crollati del 4,7%
• Nel 2018 l'indice immobiliare delle case è diminuito dello 0,7%
Generalmente quindi , parliamo di un crollo non eccessivo , ma comunque da non sottovalutare. Pensiamo infatti che tale circostanza è stata presente , e lo è tutt’ora , dal 2016. Perché si può parlare di una lenta ripresa ?
Il calo dei prezzi , potrebbe finire perché si è assistito comunque a una lenta ripresa. In particolar modo, nelle prime settimane di settembre , i prezzi degli appartamenti sono aumentati dello 0,5% . (se adeguati all’inflazione , si parla dell’1,3%). Nella capitale dell’Arabia Saudita , Riyadh , i prezzi degli appartamenti sono rimasti invariati negli ultimi tre mesi. Anche nel segmento del luxury si parla di un leggero incremento.
Ma chi ha incoraggiato gli investimenti del real estate? E soprattutto , perché?
Negli ultimi anni, i sauditi hanno speso i loro ‘’petrodollari’’ con cautela , reduci delle esperienze degli anni ’80. Così facendo hanno scelto di optare per un mercato conveniente e che avrebbe probabilmente fruttato nel tempo: quello immobiliare.
Inoltre , occorre precisare che dopo la recessione degli anni ’90 , nel 2009 è stata approvata una legge sugli investimenti esteri . Tale iniziativa , permetteva e permette ai non sauditi di possedere una residenza privata a condizione che ottenessero una licenza dal ministero degli Interni . Onde evitare qualsiasi forma di speculazione , è necessario però che passino cinque anni prima che una proprietà venga venduta. L’unico limite è dato dal divieto di acquistare immobili nelle città sante di La Mecca e Medina. ( In questi casi , i contratti di locazione sono possibili , ma non devono superare i due anni ).
È semplice quindi comprendere come negli ultimi anni , l’interesse verso il real estate arabo sia accresciuto , data anche la convenienza nell’acquisto di un immobile anche per uno straniero.
Dopo aver notato quindi che la richiesta di acquisto di un immobile si sia materializzata in maniera continuata e costante , è semplice comprendere come dal lato dell’offerta , sia stato doveroso aumentare i prezzi. Un po’ per migliorare l’economia locale , un po’ per assegnare più valore a un bene che sta riscuotendo sempre più interesse.
Nonostante l’economia dovrebbe subire un rallentamento fisiologico, i rendimenti derivanti dal real estate , sembrano comunque essere più che positivi.
Domanda e offerta sono quindi sullo stesso livello , e , con i dovuti accorgimenti accompagnati dalle giuste politiche locali , si arriverà probabilmente a un situazione generale produttiva ed equilibrata.
