Il mercato immobiliare olandese potrebbe raffreddarsi : ecco il perché !
Una delle nazioni più all’avanguardia al mondo , aperta e con uno dei PIL più forti in assoluto , l’Olanda sembra che stia riscontrando qualche difficoltà nel mercato immobiliare . La patria di Van Gogh sembra vivere in uno dei suoi quadri più famosi : notte stellata , priva di forma e soprattutto confusionaria .
Dopo mesi di surriscaldamento infatti , il real estate dei Paesi Bassi , sembra essere congelato , ibernato dal vento gelido della crisi . Secondo i dati statistici , i prezzi continuano ad aumentare , rischiando di raggiungere il tetto storico . Ma il problema è un altro . Parallelamente a questo incremento , sono stati rilevati dei crolli davvero preoccupanti dal lato della domanda . Sempre meno case vengono acquistate in questa Nazione. Basti pensare che nell’ultimo trimestre dello scorso anno , sono state oggetto di compravendita circa l’8 % di abitazioni in meno rispetto al 2017 ( a prezzi davvero esorbitanti ) .
In alcune zone , come nella capitale Amsterdam , il numero dei contratti di compravendita si è quasi annullato . Moltissimi sono infatti gli investitori che , messi alle strette da questa situazione così sconveniente , preferiscono decisamente sottoscrivere un contratto di locazione .
Sono sempre più le persone che non riescono a sostenere queste spese e che optano per soluzioni alternative . A complicare questa situazione , emerge anche la presenza di progetti in cantiere per la costruzione di circa 80.000 case nuove nel 2019 , che , probabilmente , non verranno immediatamente vendute . Gli immobili rimanevano sul mercato per circa 25 giorni nel 2017 , e per un arco di tempo di 28 nel 2018 . Oggi invece , un immobile permane nel mercato immobiliare per più di un mese , a volte senza riscontrare particolare interesse dal lato della domanda .
Per quanto riguarda la segmentazione degli investitori , sono sempre meno gli acquirenti locali . Forse questo è l’unico elemento positivo per l’economia olandese , in quanto , l’apporto di capitali esteri , soprattutto da cittadini benestanti , provoca un ‘apertura più amplia verso il mercato internazionale .
Uno dei pochi punti di forza di questo Paese è dato da un ‘economia comunque solida e forte e dalla grande sensibilità verso la sostenibilità , anche in ambito immobiliare .
Abbiamo più volte ritrovato l’Olanda ai primi posti nelle classifiche ‘’green and smart ‘’ . Il boom delle tiny houses per esempio , ha preso piede proprio in questa terra , che è riuscita ad unire il concetto di case piccole a quello della funzionalità in relazione alla tutela ambientale .
Probabilmente una situazione così drammatica , qualora si fosse presentata in un’altra Nazione , avrebbe provocato dei danni molto più critici e irreversibili . L’Olanda anche in questa circostanza , riesce a giostrarsi bene , forte di un sistema governativo , economico e sociale davvero invidiabile .
Si spera quindi che , a distanza di pochi mesi , i Paesi Bassi possano riprendersi il titolo di potenza economica , superando questa fase critica e preoccupante.
Dopo mesi di surriscaldamento infatti , il real estate dei Paesi Bassi , sembra essere congelato , ibernato dal vento gelido della crisi . Secondo i dati statistici , i prezzi continuano ad aumentare , rischiando di raggiungere il tetto storico . Ma il problema è un altro . Parallelamente a questo incremento , sono stati rilevati dei crolli davvero preoccupanti dal lato della domanda . Sempre meno case vengono acquistate in questa Nazione. Basti pensare che nell’ultimo trimestre dello scorso anno , sono state oggetto di compravendita circa l’8 % di abitazioni in meno rispetto al 2017 ( a prezzi davvero esorbitanti ) .
In alcune zone , come nella capitale Amsterdam , il numero dei contratti di compravendita si è quasi annullato . Moltissimi sono infatti gli investitori che , messi alle strette da questa situazione così sconveniente , preferiscono decisamente sottoscrivere un contratto di locazione .
Sono sempre più le persone che non riescono a sostenere queste spese e che optano per soluzioni alternative . A complicare questa situazione , emerge anche la presenza di progetti in cantiere per la costruzione di circa 80.000 case nuove nel 2019 , che , probabilmente , non verranno immediatamente vendute . Gli immobili rimanevano sul mercato per circa 25 giorni nel 2017 , e per un arco di tempo di 28 nel 2018 . Oggi invece , un immobile permane nel mercato immobiliare per più di un mese , a volte senza riscontrare particolare interesse dal lato della domanda .
Per quanto riguarda la segmentazione degli investitori , sono sempre meno gli acquirenti locali . Forse questo è l’unico elemento positivo per l’economia olandese , in quanto , l’apporto di capitali esteri , soprattutto da cittadini benestanti , provoca un ‘apertura più amplia verso il mercato internazionale .
Uno dei pochi punti di forza di questo Paese è dato da un ‘economia comunque solida e forte e dalla grande sensibilità verso la sostenibilità , anche in ambito immobiliare .
Abbiamo più volte ritrovato l’Olanda ai primi posti nelle classifiche ‘’green and smart ‘’ . Il boom delle tiny houses per esempio , ha preso piede proprio in questa terra , che è riuscita ad unire il concetto di case piccole a quello della funzionalità in relazione alla tutela ambientale .
Probabilmente una situazione così drammatica , qualora si fosse presentata in un’altra Nazione , avrebbe provocato dei danni molto più critici e irreversibili . L’Olanda anche in questa circostanza , riesce a giostrarsi bene , forte di un sistema governativo , economico e sociale davvero invidiabile .
Si spera quindi che , a distanza di pochi mesi , i Paesi Bassi possano riprendersi il titolo di potenza economica , superando questa fase critica e preoccupante.
