A New York si inaugura la rivoluzione green per i grattacieli !
Ben dieci proposte di legge legate alla riduzione delle emissioni da effetto serra , sono state applicate all’unanimità . Inizia così uno dei capitoli più moderni e dedicati alla tutela ambientale per la Grande Mela . Uno dei segni che senza dubbio rimarca quanto tale problematica sia così importante ma soprattutto come , lo stesso mercato immobiliare , possa essere strettamente influenzato dai cambiamenti sociali .
Il programma è stato battezzato come ‘’Green New Deal ‘’, firmato dal sindaco che ha sottolineato i benefici derivanti da questa nuova ottica sia per l’ambiente ma anche per lo stesso real estate market.
Entriamo nel dettaglio per comprendere praticamente come sia possibile coniugare l’interesse per la sostenibilità e la possibilità di rilanciare un settore fondamentale per una Big City come New York.
Secondo quanto afferma lo stesso primo cittadino , tale esigenza nasce dalla consapevolezza che il cambiamento climatico ponga una minaccia non indifferente per le grandi metropoli , data la presenza di un numero estremamente elevato di grattacieli e strutture di un certo calibro .
Motivo per cui , risulta fondamentale trasformare quelli che potrebbero essere degli svantaggi , in punti di forza . L’obiettivo è infatti convertire i palazzi in un ‘ottica sostenibile e green , abbattendo così le emissioni . Secondo i dati statistici relativi alle previsioni post riforma , dopo l’applicazione della stessa , il risultato sarà equivalente all’eliminazione di circa un milione di autovetture dalle strade e i connessi vantaggi sulla salute e salubrità generale . Il tutto entro il 2030.
L’aspetto economico non è escluso , anzi. L’iniziativa includerà sia la nuova ma anche la vecchia edilizia , garantendo delle nuove aree destinate sia al coworking ma anche a strutture residenziali o uffici che apporteranno a ben 27.000 nuovi impieghi delle stesse e 23.900 nuovi posti di lavoro. Delle cifre esorbitanti e al tempo stesso rassicuranti , se si prende in esame come , una delle città più famose al mondo possa davvero fare la differenza sia in materia ambientale ma soprattutto in ambito immobiliare.
Nel dettaglio , è bene sottolineare le applicazioni concrete di questa iniziativa sui cosiddetti ‘’palazzi sporchi’’ . Con questa terminologia si fa riferimento a tutte quelle strutture di dimensioni superiori ai 25.000 piedi quadrati che , pur rappresentando solo il 2 % dell’edilizia cittadina , risultano gravosi per la tutela ambientale. Saranno quindi soggetti a tagli ( relativi alle emissioni ) pari all’80 % , attraverso delle modifiche e delle sanzioni per coloro i quali non rispetteranno i dettami della nuova riforma .
Le nuove tipologie di immobili saranno senza dubbio più flessibili in termini di cambiamenti successivi e basati su impianti di risparmio energetico tramite tecnologie all’avanguardia e materiali facilmente reperibili in natura.
Un perfetto mix tra la tutela dell’ambiente circostante , la sostenibilità per le future generazioni e un mercato sempre sottoposto a una forte richiesta di vario genere.
Che dire , si auspica che la Grande Mela possa continuare a dare il buon esempio e diventare sempre più ‘’green’’ !
Il programma è stato battezzato come ‘’Green New Deal ‘’, firmato dal sindaco che ha sottolineato i benefici derivanti da questa nuova ottica sia per l’ambiente ma anche per lo stesso real estate market.
Entriamo nel dettaglio per comprendere praticamente come sia possibile coniugare l’interesse per la sostenibilità e la possibilità di rilanciare un settore fondamentale per una Big City come New York.
Secondo quanto afferma lo stesso primo cittadino , tale esigenza nasce dalla consapevolezza che il cambiamento climatico ponga una minaccia non indifferente per le grandi metropoli , data la presenza di un numero estremamente elevato di grattacieli e strutture di un certo calibro .
Motivo per cui , risulta fondamentale trasformare quelli che potrebbero essere degli svantaggi , in punti di forza . L’obiettivo è infatti convertire i palazzi in un ‘ottica sostenibile e green , abbattendo così le emissioni . Secondo i dati statistici relativi alle previsioni post riforma , dopo l’applicazione della stessa , il risultato sarà equivalente all’eliminazione di circa un milione di autovetture dalle strade e i connessi vantaggi sulla salute e salubrità generale . Il tutto entro il 2030.
L’aspetto economico non è escluso , anzi. L’iniziativa includerà sia la nuova ma anche la vecchia edilizia , garantendo delle nuove aree destinate sia al coworking ma anche a strutture residenziali o uffici che apporteranno a ben 27.000 nuovi impieghi delle stesse e 23.900 nuovi posti di lavoro. Delle cifre esorbitanti e al tempo stesso rassicuranti , se si prende in esame come , una delle città più famose al mondo possa davvero fare la differenza sia in materia ambientale ma soprattutto in ambito immobiliare.
Nel dettaglio , è bene sottolineare le applicazioni concrete di questa iniziativa sui cosiddetti ‘’palazzi sporchi’’ . Con questa terminologia si fa riferimento a tutte quelle strutture di dimensioni superiori ai 25.000 piedi quadrati che , pur rappresentando solo il 2 % dell’edilizia cittadina , risultano gravosi per la tutela ambientale. Saranno quindi soggetti a tagli ( relativi alle emissioni ) pari all’80 % , attraverso delle modifiche e delle sanzioni per coloro i quali non rispetteranno i dettami della nuova riforma .
Le nuove tipologie di immobili saranno senza dubbio più flessibili in termini di cambiamenti successivi e basati su impianti di risparmio energetico tramite tecnologie all’avanguardia e materiali facilmente reperibili in natura.
Un perfetto mix tra la tutela dell’ambiente circostante , la sostenibilità per le future generazioni e un mercato sempre sottoposto a una forte richiesta di vario genere.
Che dire , si auspica che la Grande Mela possa continuare a dare il buon esempio e diventare sempre più ‘’green’’ !
