Stati Uniti : dopo sette anni le costruzioni perdono quota

‘’ Il mercato delle nuove case sta cambiando ‘’ sono queste le parole che solitamente incoraggiano i futuri investitori. Ma i cambiamenti sono sempre positivi ? Spesso infatti capita che proprio queste modifiche delle variabili di mercato , siano limitanti , al punto tale da portare un acquirente a optare per soluzioni differenti.

Ma quello che sta accadendo in America , sembra tutt’altro che negativo per gli investitori. Infatti i prezzi relativi alle nuove costruzioni sono scesi dell’1 % rispetto alla media sottolineata nel primo trimestre del 2019. Questo calo , nonostante possa essere irrilevante , in realtà è significativo , considerato che non si notavano delle percentuali in diminuzione da sette anni a questa parte.

Anche le vendite delle nuove case però sono crollate , esattamente del 3 % in meno rispetto al 2018. L’offerta , di contro , è aumentata del 5 % . Un mercato vivace quindi , che però suscita insicurezza da parte di chi è intenzionato ad investire.

Il piccolo crollo dei prezzi però , a detta degli esperti del settore , era stato già previsto . La domanda delle nuove case infatti si è raffreddata già a partire dalla seconda metà del 2018 , esattamente nello stesso momento in cui i costruttori hanno cominciato a ridurre notevolmente i prezzi e a garantire incentivi sia agli agenti immobiliari ma anche agli acquirenti , che avevano esternato interesse proprio verso i nuovi progetti in cantiere.
Tra gli incentivi e le agevolazioni , spiccano e attraggono i possibili investitori , quelli relativi al design.

Ma come si stanno comportando attualmente i costruttori ?
Per rendere i prezzi ancora più competitivi e incontrare le esigenze dei clienti , sono stati ideati dei lotti dalle dimensioni minori e con meno aggiornamenti delle case specifiche , da aggiungere solo in un secondo momento , a prezzi decisamente vantaggiosi.

Esemplare è la situazione presente a Dallas , dove le forniture proprio per le nuove costruzioni , sono aumentate del 15 % , già nel primo trimestre del 2019, soprattutto per gli immobili di fascia alta.
Oggetto di riduzione sono anche gli incentivi monetari , come i centri di progettazione e le tende da incasso , che garantiscono una diminuzione generale del prezzo dell’immobile sul mercato .

Così facendo , i costruttori finiscono per mettere in rete la stessa identica quantità di denaro per una vendita ma , elemento cardine di questa strategia , gli acquirenti possono sentire che si stanno appropriando di un bene di un certo livello e a un prezzo più che vantaggioso.

L’accessibilità al mercato immobiliare è quindi la chiave di Volta. Qualora questa prerogativa dovesse mancare , si creerebbero delle limitazioni sia per gli acquirenti ma anche per i costruttori – venditori davvero importanti. Esempio impossibile da non prendere in esame è quello di San Jose , dove i problemi nascono dalla mancanza di rifornimenti che possano permettere ai possibili acquirenti di entrare a far parte degli investitori del mercato.

Si riuscirà ad ottenere un equilibrio tra domanda e offerta ? Non è semplice affermarlo con certezza. Ma sicuramente il mercato americano è decisamente vivace come non mai !

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