Finlandia: un real estate ancora debole
Nonostante la Finlandia , sia una delle terre con il più alto indice di sviluppo umano , oggigiorno presenta ancora delle problematiche nel settore immobiliare.Ebbene sì , i prezzi delle case sono diminuiti ma la domanda resta costante.
Oggi analizzeremo insieme tale situazione assai ambigua , per cercare di comprenderne le cause , ma soprattutto per poter scoprire quali saranno le previsioni future.
Se siete pronti quindi a cimentarvi nel real estate finlandese, mettetevi comodi. Stiamo per cominciare !
Nei primi sette mesi del 2019 , le transazioni relative alle abitazioni preesistenti sono state pari a circa 31.900. Un numero elevato , ma non se lo si paragona a quello relativo allo stesso periodo dell’anno precedente. A distanza di un anno infatti , è stato rilevato un calo pari al – 3 %. Le abitazioni residenziali sono state quelle che hanno avvertito maggiormente tale crollo.Ben meno dieci punti percentuali rispetto al 2018.
Ma cosa c’è alla base di tale problematica ? E soprattutto , perché , nonostante il calo dei prezzi , la domanda rimane inalterata ? Il blocco è di natura prettamente economica. Infatti , a differenza di quanto si possa immaginare, la Finlandia non ha registrato una crescita economica negli ultimi anni. Basti pensare che solo nel 2014 , circa 40.000 lavoratori finlandesi , specializzati nel settore principale ( quello delle ICT ) , erano disoccupati.
Nonostante ciò però , nel complesso , sembra che l’economia finlandese stia lievemente migliorando.
Il tassodi disoccupazione infatti è sceso al 7% , il che fa ben sperare in una ripresa.
Ma vediamo quali sono i prezzi relativi alla capitale , Helsinki.
Gli affitti e in generale i rendimenti locativi , restano moderati. Il costo di un appartamento nella capitale è di circa 7.000 euro al metro quadrato.
A limitare il real estate finlandese vi è anche un piccolo problema culturale.
Il tenore di vita medio in Finlandia è decisamente più elevato rispetto a quello delle principali nazioni europee. Il che significa che , un ipotetico futuro investitore, dovrà fare i conti non solo con i costi dell’immobile in sé , ma anche con quelli relativi al suo divenite cittadino finlandese. Nonostante infatti i servizi siano di qualità invidiabile , resta comunque un costo davvero eccessivo da sopportare. Rappresentato cioè dall’accessibilità verso gli stessi.
Anche diventare un cittadino finlandese risulta particolarmente costoso. Periodi lunghi e un iter complesso.
La cultura finlandese inoltre , è tra le meno aperte verso il quelle straniere . Si può quindi ben comprendere come un cittadino straniero sia anche psicologicamente limitato nel voler cambiare totalmente vita in un paese così poco open mind.
Quali saranno le previsioni per il futuro finlandese ? Gli economisti auspicano comunque una ripresa , anche se non repentina. Ciò che possiamo garantire è che , come sempre, sul nostro portale , vi terremo sempre aggiornati sulle ultime news relative al mondo immobiliare.
Potrete così rimanere informati sugli andamenti del mercato immobiliare globale con un semplice click , solo su Realigro !
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Nei primi sette mesi del 2019 , le transazioni relative alle abitazioni preesistenti sono state pari a circa 31.900. Un numero elevato , ma non se lo si paragona a quello relativo allo stesso periodo dell’anno precedente. A distanza di un anno infatti , è stato rilevato un calo pari al – 3 %. Le abitazioni residenziali sono state quelle che hanno avvertito maggiormente tale crollo.Ben meno dieci punti percentuali rispetto al 2018.
Ma cosa c’è alla base di tale problematica ? E soprattutto , perché , nonostante il calo dei prezzi , la domanda rimane inalterata ? Il blocco è di natura prettamente economica. Infatti , a differenza di quanto si possa immaginare, la Finlandia non ha registrato una crescita economica negli ultimi anni. Basti pensare che solo nel 2014 , circa 40.000 lavoratori finlandesi , specializzati nel settore principale ( quello delle ICT ) , erano disoccupati.
Nonostante ciò però , nel complesso , sembra che l’economia finlandese stia lievemente migliorando.
Il tassodi disoccupazione infatti è sceso al 7% , il che fa ben sperare in una ripresa.
Ma vediamo quali sono i prezzi relativi alla capitale , Helsinki.
Gli affitti e in generale i rendimenti locativi , restano moderati. Il costo di un appartamento nella capitale è di circa 7.000 euro al metro quadrato.
A limitare il real estate finlandese vi è anche un piccolo problema culturale.
Il tenore di vita medio in Finlandia è decisamente più elevato rispetto a quello delle principali nazioni europee. Il che significa che , un ipotetico futuro investitore, dovrà fare i conti non solo con i costi dell’immobile in sé , ma anche con quelli relativi al suo divenite cittadino finlandese. Nonostante infatti i servizi siano di qualità invidiabile , resta comunque un costo davvero eccessivo da sopportare. Rappresentato cioè dall’accessibilità verso gli stessi.
Anche diventare un cittadino finlandese risulta particolarmente costoso. Periodi lunghi e un iter complesso.
La cultura finlandese inoltre , è tra le meno aperte verso il quelle straniere . Si può quindi ben comprendere come un cittadino straniero sia anche psicologicamente limitato nel voler cambiare totalmente vita in un paese così poco open mind.
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