Immobiliare nero : la situazione critica italiana

Avevamo anticipato che , in generale , vi è una sorta di rallentamento europeo nel real estate.
C’è una profonda discrepanza infatti tra e aspettative portate avanti dal lato della domanda , e l’effettivo riscontro pratico con l’offerta.
Nonostante tutto però , i risultati in termini di contratti di compravendita e di locazione sottoscritti , sono positivi.
C’è un Paese però , che purtroppo si sta distinguendo per la situazione ancora più drammatica che sta attraversando : l’Italia .

Ma quali sono le problematiche che stanno affliggendo l’Italia ?

Principalmente , la nota dolente è data dall’incapacità da parte dello Stivale , di non riuscire a mantenere i ritmi presenti invece nel resto d’Europa. I prezzi fermi spingono sì le compravendite , ( che potrebbero arrivare fino a un massimo di 670.000 euro entro la fine dell’anno) ma al tempo stesso non permettono un ‘effettiva crescita qualitativa del valore degli immobili.

L’unica eccezione è rappresentata dal mercato milanese. Secondo quanto rilevato infatti dai principali analisti del settore , solo quest’area ha garantito un andamento oltre che positivo , costante nel tempo e perfettamente allineato con il resto dei maggiori mercati continentali.

Tralasciando quindi tale eccezione , in tutta Italia invece esiste un vero e proprio ‘’deep market ‘’ che segnala dei livelli critici mai visti prima.

Inoltre , occorre precisare che l’offerta proposta dal mercato italiano non rientra nei canoni che invece si propone la domanda di raggiungere. Lo si può definire un vero e proprio paradosso , secondo gli esperti. Tassi di interessi al minimo , oltre un milione di potenziali acquirenti e un mercato spento.

Tale rallentamento ha comunque influenzato la media europea , che ha accusato un leggero cedimento . Ma non così drammatico.
Lo scorso anno ricordiamo , è stato davvero memorabile per il real estate europeo.
Circa 260.000.000 di euro di transazioni totali che , generalmente , sembra si stiano mantenendo elevate anche nei primi mesi del 2019.

Il calo si è notato maggiormente solo nelle capitali europee , con un ribasso del 13 % circa.
Ma qual è il segmento che si sta riuscendo a difendere al meglio , nonostante tutto ?

Quello del residenziale che , insieme agli uffici , rappresenta oltre il 50 % degli investimenti totale europei del mattone .

Ma quali sono le principali città europee che si stanno ben difendendo ?

• Francia +7,5 %
• Spagna + 6,6%
• Germania + 6,3 %

Tralasciando l’Europa invece e accingendoci al mercato mondiale , notiamo che gli aumenti più consistenti sono quelli che ritroviamo nel real estate americano ( + 14 %).

In generale la situazione non è così critica in Europa , ma potrebbe migliorare decisamente se la penisola italiana tornasse ad essere una delle punte di diamante più ambite , non solo dal segmento del lusso , ma anche dalla semplice domanda media.

Ci si augura quindi che questo periodo sia un semplice calo ‘’fisiologico ‘’ e che , in futuro , non possa sfociare nel ‘’patologico ‘’.

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