L’effetto Brexit non si ferma : le ultime news dal mercato immobiliare di Londra

Dopo mesi e mesi di instabilità , timore e spaesamento , si sperava che la situazione in Inghilterra potesse cambiare. L’effetto Brexit , sembra però non avere una fine definita , considerato che ,tutt’ora , le problematiche sono molteplici . Oltre ad una pesante influenza sull’economia londinese in generale , ovviamente abbiamo analizzato nel dettaglio il nostro settore : quello immobiliare .

Ebbene , l’impatto è più che tangibile sulle attività di compravendita. Rispetto allo scorso anno , le transazioni continuano a segnalare momenti di crisi , rimarcando fortemente lo stato di incertezza politico – sociale che si riversa ovviamente nell’economia.

Tra il mese di marzo e quello di maggio , il numero degli scambi è invece aumentato , esattamente dopo il fatidico 31 marzo , data in cui era stata fissata la scadenza originaria sulla questione Brexit.
La fiducia sembrava riemergere , poiché il ‘’problema ‘’ stava per essere sradicato dalla mente degli investitori. L’aumento delle transazioni nel solo mese di maggio ha raggiunto i 10 punti percentuali in più , rispetto al 2018.

Ma nel mese di giugno , i livelli sono nuovamente crollati , a seguito delle dimissioni di Theresa May. Nuova fase di stallo , nuove problematiche ma risultati analoghi : mercati bloccati e investimenti pari a zero.

Ma il nuovo Primo Ministro , Boris Johnson , che ha sostituito la May l 24 luglio , si è adoperato fin da subito per poter dare un nuovo impulso all’economia inglese. Impulso che , di riflesso ,dovrebbe accelerare e accentuare la ripresa anche del real estate . L’obiettivo è quello di anticipare e prevedere eventuali situazioni critiche, attraverso l’eliminazione degli attriti commerciali.

Intanto , la fornitura delle nuove proprietà resta sempre più contenuta , proprio perché i potenziali venditori , a causa della mancanza di un’effettiva domanda stabile , sono frenati nell’accedere tranquillamente nel mercato immobiliare . Basti pensare che le nuove quotazioni in PCL e POL sono state scoraggiate al punto di scendere a meno 21 punti percentuali rispetto allo scorso trimestre del corrente anno.

Il numero degli scambi superiori ai 10 milioni di sterline è però aumentato , a dimostrazione del fatto che , ancora una volta , il mercato del lusso continua a difendersi più che bene . Com’è noto infatti , il segmento luxory difficilmente si lascia influenzare e alterare dalle dinamiche di mercato , anche se così importanti , poiché , il target di riferimento risulta essere stabile a livello economico e sempre favorevole a mettersi in gioco , data le presenza di ingenti potenzialità finanziarie.

Ciò che ci si aspetta ,per l’economia britannica in generale , non è semplice da individuare. La situazione è molto più contorta del previsto , e soprattutto non sembrano essere delineati in maniera evidente i confini del fenomeno stesso , sia a livello temporale ma anche settoriale. Si spera che , col passare del tempo , le politiche governative , possano comunque ammortizzare tali criticità , per riportare finalmente l’Inghilterra ai livelli iniziali.

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