Politica e immobiliare : come le dimissioni della May hanno influenzato in real estate britannico

Tutte le testate giornalistiche si sono concentrate negli ultimi giorni su un evento a dir poco epocale : le dimissioni del Primo Ministro britannico , Theresa May .

Nonostante gli umori siano differenti in tutta la Nazione , è bene sottolineare come , proprio il nostro settore , sia soggetto a facile influenza dal mondo politico.
Ebbene , la domanda che molti si stanno ponendo in questo periodo è la seguente : cosa succederà ora al mercato immobiliare inglese dopo le dimissioni della donna più esposta ai riflettori d’Inghilterra ?

Diversi sono i pareri degli esperti , ma noi di Realigro abbiamo deciso di darvi un quadro d’insieme per meglio comprendere l’attuale situazione e gli stati d’animo di un settore così importante.
Iniziamo col dire che , negli ultimi anni , è stato registrato in Inghilterra un aumento dei costi legato proprio alle transazioni immobiliari private , come spese e notevoli richieste di garanzie per i mutui . Motivo per cui , è stata inevitabile la riduzione degli spazi di manovra dell’immobiliare privato , a favore invece del corporate real estate.

Sebbene questo dato sia di fondamentale risonanza in tutta l’Inghilterra , non bisogna però stupirsi che , dopo la scelta drastica dell’ormai ex Primo Ministro , potrebbero ritornare in auge anche le transazioni immobiliari private , con particolare richiesta da parte del lato della domanda , sempre più giovane e dinamica in UK.

Potrebbe inoltre delinearsi una sorta di allegerimento fiscale, di più ampio respiro , sia pergli acquirenti ma soprattutto per i proprietari degli immobili ( in termini di tassazioni ridotte e iter più snelli ). Questo , di riflesso , provocherebbe un ‘impennata della domanda , in quanto risulterebbe più accessibile la possibilità di accedere al mercato immobiliare inglese e di appropriarsi di una proprietà, senza il dispendio di quote esponenziali.

Secondo il Global Chief Investiment Officer di GWM , le dimissioni della May incrementerebberò però il clima generale di incertezza che si è già proliferato negli ultimi mesi in questa Nazione.
In termini monetari , tale circostanza , indebolirebbe notevolmente la sterlina ma , udite udite , risulterebbe più semplice e conveniente agevolare gli investimenti se ,i protagonisti del delle transazioni ( in termini di portafoglio ) fossero stranieri.

La Brexit potenzialmente potrebbe arrecare un crollo della moneta fino a 1.15 dollari , mentre per l’euro si toccherebbe quota 0,97. Elementi tremendamente negativi per l’economia inglese ma estremamente positivi per i futuri cittadini !

D’altro canto però ,se un ipotetico e ulteriore rinvio dell’uscita dall’Europa , arrecherebbe danni sostanziali all’Inghilterra , dall’altra parte una permanenza nell’Unione , rafforzerebbe la moneta vigente , rendendo nuovamente sconveniente l’acquisto di proprietà immobiliari in Inghilterra da parte di cittadini non inglesi.

Che dire , la situazione sembra essere chiara ma decisamente variegata.Si auspica che si possano trovare delle soluzioni immediate per poter dare forma a questa Nazione , sia in termini economici ma anche per il suo mercato immobiliare !

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