Il real estate in Cambogia è saturo
In ogni società , soprattutto quando si parla di settori economici , ci sono i periodi di estremo successo in termini finanziari , e periodi di magra , in cui non si riesce a stabilire un buon livello di profitto al punto tale da portare in deficit l’intero sistema.
Sappiamo bene che il nostro settore , quello immobiliare , è strettamente legato all’andamento economico , motivo per cui , un ipotetica crisi , si riverserebbe direttamente e con effetto immediato sul real estate nazionale. Oggi analizzeremo un caso molto particolare , che sta lasciando gli economisti ed esperti del settore molto titubanti. La nazione protagonista della nostra rubrica è la Cambogia , una terra ricca e celebre per i suoi paesaggi incontaminati , e per una storia che ha le sue radici nelle civiltà più antiche di sempre.
Ebbene , sembra proprio che in Cambogia il real estate , stia attraversando un periodo di crisi. Nonostante infatti si tratti di una zona molto richiesta soprattutto dai turisti , resta come problematica l’impossibilità da parte dei potenziali acquirenti di identificare un ‘offerta loro congeniale. Dall’altra parte in aggiunta , anche i proprietari degli immobili che decidono di affacciarsi nel mercato del mattone , riscontrano delle difficoltà non irrilevanti , poiché aumenta il disinteresse verso l’area e le proprietà presenti nella zona su citata.
A scongiurare la possibilità di una ripresa, si aggiunge l’aumento dei prezzi nominali degli immobili , già a partire dal primo trimestre del corrente anno . Trattasi di 4 punti percentuali , ma che hanno investito tutte le tipologie immobiliari presenti sul mercato .
Ciò ha portato quindi a un forte indebolimento delle trattative stesse , con un fortissimo crollo (a livello numerico ) dei contratti di compravendita. In particolar modo , il mercato degli appartamenti di Phnom Penh , potrebbe ulteriormente raffreddarsi , raggiungendo livelli sbalorditivi , entro la fine dell’anno. La causa rientra principalmente nella spropositata offerta di appartamenti in città . Secondo CBRE Cambogia, sono stati ultimati ben tre progetti condominiali nei primi tre mesi del 2019 .
Nel dettaglio , ricordiamo la presenza di 1.091 unità, che hanno incrementato l’offerta totale di quasi 10 punti percentuali. Un tasso considerevole se paragonato agli anni precedenti. Ma non è finita qui ; altre 1.169 unità sono state recentemente lanciate su nuovi 5 progetti.
Non dimentichiamo , inoltre , che la Banca mondiale ha consigliato fortemente al governo cambogiano, di monitorare con particolare attenzione il boom edilizio e immobiliare nel Paese , poiché rischierebbe di provocare una situazione così gravosa da non permettere molte soluzioni di ripresa. Si propongono quindi delle politiche orientate a contribuire alla riduzione dell’apertura di nuovi cantieri , destinati a non avere un riscontro effettivo nel mercato immobiliare.
Si auspica dunque che la ripresa , non parta tanto dalla domanda , bensì da un ‘inversione di tendenza dell’offerta , calibrata in funzione di una clientela evidentemente distante da quella che è la proposta attuale presente nel mercato immobiliare cambogiano.
Sappiamo bene che il nostro settore , quello immobiliare , è strettamente legato all’andamento economico , motivo per cui , un ipotetica crisi , si riverserebbe direttamente e con effetto immediato sul real estate nazionale. Oggi analizzeremo un caso molto particolare , che sta lasciando gli economisti ed esperti del settore molto titubanti. La nazione protagonista della nostra rubrica è la Cambogia , una terra ricca e celebre per i suoi paesaggi incontaminati , e per una storia che ha le sue radici nelle civiltà più antiche di sempre.
Ebbene , sembra proprio che in Cambogia il real estate , stia attraversando un periodo di crisi. Nonostante infatti si tratti di una zona molto richiesta soprattutto dai turisti , resta come problematica l’impossibilità da parte dei potenziali acquirenti di identificare un ‘offerta loro congeniale. Dall’altra parte in aggiunta , anche i proprietari degli immobili che decidono di affacciarsi nel mercato del mattone , riscontrano delle difficoltà non irrilevanti , poiché aumenta il disinteresse verso l’area e le proprietà presenti nella zona su citata.
A scongiurare la possibilità di una ripresa, si aggiunge l’aumento dei prezzi nominali degli immobili , già a partire dal primo trimestre del corrente anno . Trattasi di 4 punti percentuali , ma che hanno investito tutte le tipologie immobiliari presenti sul mercato .
Ciò ha portato quindi a un forte indebolimento delle trattative stesse , con un fortissimo crollo (a livello numerico ) dei contratti di compravendita. In particolar modo , il mercato degli appartamenti di Phnom Penh , potrebbe ulteriormente raffreddarsi , raggiungendo livelli sbalorditivi , entro la fine dell’anno. La causa rientra principalmente nella spropositata offerta di appartamenti in città . Secondo CBRE Cambogia, sono stati ultimati ben tre progetti condominiali nei primi tre mesi del 2019 .
Nel dettaglio , ricordiamo la presenza di 1.091 unità, che hanno incrementato l’offerta totale di quasi 10 punti percentuali. Un tasso considerevole se paragonato agli anni precedenti. Ma non è finita qui ; altre 1.169 unità sono state recentemente lanciate su nuovi 5 progetti.
Non dimentichiamo , inoltre , che la Banca mondiale ha consigliato fortemente al governo cambogiano, di monitorare con particolare attenzione il boom edilizio e immobiliare nel Paese , poiché rischierebbe di provocare una situazione così gravosa da non permettere molte soluzioni di ripresa. Si propongono quindi delle politiche orientate a contribuire alla riduzione dell’apertura di nuovi cantieri , destinati a non avere un riscontro effettivo nel mercato immobiliare.
Si auspica dunque che la ripresa , non parta tanto dalla domanda , bensì da un ‘inversione di tendenza dell’offerta , calibrata in funzione di una clientela evidentemente distante da quella che è la proposta attuale presente nel mercato immobiliare cambogiano.
