Offerta e domanda nel retail : i cambiamenti

Il segmento del retail subirà un fortissimo cambiamento. Sia dal lato della domanda ma anche per quello dell’offerta. In tutta Europa le difficoltà ci sono e ci saranno. Ma non è questo il punto. I cambiamenti riguarderanno principalmente le zone circoscritte attorno alle cosiddette ‘’vie dello shopping’’. Ma per dare un’immagine più chiara della situazione , abbiamo deciso di soffermarci maggiormente su tale argomento. Per cui , dopo aver analizzato nel dettaglio gli studi riportati dagli esperti, vi indichiamo i cambiamenti legati a questo settore.
Partiamo dalla risposta alla domanda più gettonata. Quali saranno le conseguenze che intaccheranno il retail prossimo alle vie dello shopping più lussuose ?

Bisogna in primis distinguere tre categorie di strade : quelle del mass market , quelle del luxury e quella dell’affordable.
Nel primo caso si parla di un bacino di utenza variegata. Il che significa che , comunque , ci sarà bisogno di mantenere alta la disponibilità da parte del real estate di contenere la domanda nelle strutture preesistenti. E , in alcuni casi , di ampliarle. Si ipotizza quindi un aumento da parte dell’offerta .
Nel secondo caso invece , com’è risaputo , si parla di un segmento intoccabile. Il retail relativo alle vie dello shopping luxury , resterà probabilmente invariato. La clientela d’elite non mancherà , considerato che questo segmento provoca un 80 % dei volumi della vendita in ogni nazione.

L’ultima categoria invece , è quella meno analizzabile. La meno scontata. Si parla delle vie dello shopping occupate da marchi di nicchia che , in quanto tali , sono estremamente sensibili ai cambiamenti.
Insomma , i cambiamenti ci saranno , ma fino a che punto ? La problematica principale è quella relativa all’aspetto dimensionale. I costi fissi per mantenere in attività un locale commerciale di una superficie importante , sono superiori rispetto a quelli standard. La soluzione , sarà quella di spostarsi sull’online , andando ad intaccare il mondo dell’offline ( e quindi del real estate).
Non si esclude infatti la chiusura totale di molte attività. Non è possibile localizzare una crisi più o meno acuta , per quel che concerne il retail , tra le varie nazioni europee e non. Questo perché la diffusione dei marchi , soprattutto i più noti , è estesa oltre confine in maniera abbastanza omogenea.
Si ipotizza , in conclusione , un cambiamento più marcato nell’affordable e nel mass( quest’ultimo difficile da decifrare considerato l’ampiezza della domanda).

Si auspica che , questo periodo così critico, possa essere quanto meno impattante possibile per il mercato immobiliare ( anche prendendo in considerazione il segmento del retail). Per il momento , ci si auspica un ritorno alla normalità , anche graduale.
Noi di Realigro continueremo a tenere aggiornati i nostri lettori , per poter analizzare il real estate non solo per il mercato degli affitti e delle compravendite residenziali. Ma anche per tutte le declinazioni del real estate all’apparenza secondarie ma che , come abbiamo visto , rappresentano un punto focale per l’intera società.

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