Dal paradiso all’inferno : il dramma delle Mauritius
Nell’immaginario collettivo , il termine Mauritius ci fa subito pensare a un vero e proprio paradiso terrestre. Spiagge lunghe e candide , mare cristallino e un clima perfetto . Il tipico da vacanza. Insomma , nella nostra mente , si concretizza subito una sensazione di relax e benessere. Il desiderio di investire nel real estate nazionale , accomuna da sempre molti. Considerato anche il bassissimo costo della vita, non sorprende come , negli ultimi anni , il turismo sia stato il motore che ha maggiormente influenzato il real estate nazionale. Un periodo florido che però si è drammaticamente interrotto.
Con l’arrivo dei Covid -19 anche nelle località da sogno come le Mauritius , le problematiche non sono state poche. Ed è per questo motivo che quest’oggi abbiamo deciso di analizzare quelle che hanno principalmente colpito questo stato così incantevole. È palese come il Coronavirus abbia cambiato le carte in tavola, anche nelle località che dimostravano segni di crescita. Soprattutto per quel che riguarda il real estate.
Il blocco vero e proprio nelle Mauritius è iniziato il 20 marzo , tramite decreto. Una chiusura letale , che ha impedito a moltissimi potenziali investitori di riversarsi nel real estate locale. Moltissime infatti le transazioni che , da lì a poco , si sarebbero concretizzate in atti di compravendita. Ma purtroppo è stato necessario ‘’congelare ‘’il tutto. Ma ciò che ha impattato ancor di più nel real estate locale , non ha palesato i propri effetti nell’immediato. Essendo una terra a vocazione turistica , sono pochi i servizi e le attività alternative presenti. Anche in termini di approvvigionamenti , le Mauritius si basano sulle relazioni internazionali con gli altri paesi loro esportatori. Risorse razionalizzate significa aumento del costo delle stesse.
E , nel medio lungo termine , porterà a un aumento considerevole anche del costo della vita. Com’è possibile intuire , si tratta di una reazione a catena , sopraggiunta nel periodo forse di massimo splendore della nazione. Ma non è tutto. Il sistema sanitario delle Mauritius non è dei migliori e , come si può dedurre , il collasso dello stesso è stato inevitabile. Non stupisce quindi il titolo della nostra rubrica odierna , che riassume proprio come questa nazione sia passata dall’essere un paradiso per tutto a un ‘inferno per i locali . I proprietari degli immobili non trovano una domanda abbastanza valida e ampia per poter vendere le abitazioni a un prezzo proporzionato al valore dell’immobile. Dall’altra parte l’incertezza da parte degli investitori , rimane. Considerate anche le perplessità derivanti dalle problematiche emerse proprio nell’ultimo periodo , in molti hanno deciso di fare marcia indietro , prima di investire nel mattone nazionale.
Ovviamente non è semplice definire le dimensioni della crisi né ipotizzare una vera e propria fine di questa parentesi assai critica. Ciò che consigliamo di fare ,sulla base delle considerazioni rilasciate dagli esperti , è di temporeggiare. Lasciare in stand-by l’acquisto di un immobile è l’unica soluzione saggia in questo momento. Solo una volta che si sarà dispiegato il tutto , sarà possibile agire di conseguenza !
Con l’arrivo dei Covid -19 anche nelle località da sogno come le Mauritius , le problematiche non sono state poche. Ed è per questo motivo che quest’oggi abbiamo deciso di analizzare quelle che hanno principalmente colpito questo stato così incantevole. È palese come il Coronavirus abbia cambiato le carte in tavola, anche nelle località che dimostravano segni di crescita. Soprattutto per quel che riguarda il real estate.
Il blocco vero e proprio nelle Mauritius è iniziato il 20 marzo , tramite decreto. Una chiusura letale , che ha impedito a moltissimi potenziali investitori di riversarsi nel real estate locale. Moltissime infatti le transazioni che , da lì a poco , si sarebbero concretizzate in atti di compravendita. Ma purtroppo è stato necessario ‘’congelare ‘’il tutto. Ma ciò che ha impattato ancor di più nel real estate locale , non ha palesato i propri effetti nell’immediato. Essendo una terra a vocazione turistica , sono pochi i servizi e le attività alternative presenti. Anche in termini di approvvigionamenti , le Mauritius si basano sulle relazioni internazionali con gli altri paesi loro esportatori. Risorse razionalizzate significa aumento del costo delle stesse.
E , nel medio lungo termine , porterà a un aumento considerevole anche del costo della vita. Com’è possibile intuire , si tratta di una reazione a catena , sopraggiunta nel periodo forse di massimo splendore della nazione. Ma non è tutto. Il sistema sanitario delle Mauritius non è dei migliori e , come si può dedurre , il collasso dello stesso è stato inevitabile. Non stupisce quindi il titolo della nostra rubrica odierna , che riassume proprio come questa nazione sia passata dall’essere un paradiso per tutto a un ‘inferno per i locali . I proprietari degli immobili non trovano una domanda abbastanza valida e ampia per poter vendere le abitazioni a un prezzo proporzionato al valore dell’immobile. Dall’altra parte l’incertezza da parte degli investitori , rimane. Considerate anche le perplessità derivanti dalle problematiche emerse proprio nell’ultimo periodo , in molti hanno deciso di fare marcia indietro , prima di investire nel mattone nazionale.
Ovviamente non è semplice definire le dimensioni della crisi né ipotizzare una vera e propria fine di questa parentesi assai critica. Ciò che consigliamo di fare ,sulla base delle considerazioni rilasciate dagli esperti , è di temporeggiare. Lasciare in stand-by l’acquisto di un immobile è l’unica soluzione saggia in questo momento. Solo una volta che si sarà dispiegato il tutto , sarà possibile agire di conseguenza !
