Quando il real estate fa discutere : il caso francese

Può capitare tutti i giorni di trovare in vendita delle strutture lussuose. Magari anche di interesse storico. Come un castello. E può succedere, inoltre che tali gioielli dell’immobiliare vengano messi all’asta e poi venduti a cifre esorbitanti. Tutto normale, dunque. Ma c’è un però. In questo ragionamento così semplice e logico, abbiamo tralasciato un particolare. Quello relativo a chi viene coinvolto in parte in questa scelta. La comunità circostante. Oggi, cari lettori, vi parleremo di un caso che sta facendo davvero discutere. Quello relativo alla vendita di un castello storico in Francia che ha suscitato un profondo malcontento nel comune di riferimento. Perché ? Se siete curiosi di saperne di più, possiamo dunque inaugurare la nostra mini rubrica odierna! Cominciamo!

Il castello in questione è quello di Pontchartrain, che troneggia nelle vicinanze di Versailles. Già da questo piccolo dettaglio si può intuire la bellezza e lo sfarzo di cui gode tale struttura. Ebbene, la vendita dell’immobile ha generato perplessità e malumori, in quanto, l’ambiente circostante, rischia a detta degli abitanti, di divenire ‘’una città dormitorio’’. Il progetto per il quale è destinato il castello è davvero ambizioso. Con un budget di circa 35 milioni di euro, si ricaveranno ben 41 appartamenti di vario genere, molti dei quali sono già stati ‘’prenotati’’ per un costo di circa 353 mila euro cadauno. L’area di destinazione è nella regione della parigna 'Île-de-France, già celebre per la presenza, oltre che della capitale, anche di numerosi altri scenari naturali e storici dall’indiscussa bellezza. Ma gli abitanti di Pontchartrain, che raggiungono soglia 3.500, non hanno preso di buon grado tale decisione.

Questo perché il limite finora raggiunto a livello numerico di densità demografica, porta la cittadina ad essere qualificata come ‘’ comunità rurale’’. Si comprende dunque come un progetto simile, oltra a deturpare l’ambiente meraviglioso in cui il castello è inserito, possa altresì minare al carattere identitario tipico del luogo. Insomma, la popolazione vuole a tutti i costi evitare che la ridente realtà possa trasformarsi in un centro di urbanizzazione massiccia. Secondo i dati stimati, infatti, la soglia dei 3.500 abitanti, sarebbe totalmente superata in poco tempo, fino a raggiungere quota 15.000. Inoltre, non mancherebbero interventi di riqualificazione urbana per accogliere e gestire un traffico decisamente più elevato e pesante. Soprattutto per un ambiente così distante da quelli che sono i dettami e le prerogative tipici di un agglomerato metropolitano. Ma non è tutto. Se già vi sorprende come una decisione appartenente al mondo del real estate possa veicolare e alterare il pensiero popolare, rimarrete di stucco dalla seguente notizia.

L 'associazione locale per la salvaguardia dell'ambiente rurale e della biodiversità (Acserb), ha richiesto che il progetto venisse rivisto, rianalizzato e ha già effettuato ben tre ricorsi contro la densificazione urbana senza limiti, con l’aggiunta di una lettere al Ministero della Cultura. Le iniziative richieste sono orientate all’eliminazione di qualsiasi rischio di privatizzazione del castello in primis. In secundis, di organizzare un filone turistico che possa includere il castello nella mappatura generale delle mete più gettonate.
Chissà come andrà a finire...lo scoprirete solo rimanendo aggiornati sul nostro portale !

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