Sostenibilità e real estate : gli impatti
Il Covid-19 ha stravolto la vita di ognuno di noi. Ci siamo trovati a fronteggiare delle scelte , a cambiare prospettive , a mettere un freno ai nostri progetti. Ma nonostante siano cambiate le priorità di ogni individuo , sembra che nel real estate ci sia un punto fermo. Una costante , che invece di sparire o di passare in secondo piano, ha assunto notevole importanza. Stiamo parlando del rapporto tra real estate e sostenibilità. Ma come mai si è arrivati a questo risultato?
Analizziamo il tutto partendo da principio. Nel 2019 è iniziata quella che si può definire come un ‘inversione di tendenza. Da quest’anno infatti , sia il real estate , ma anche altri settori economici , hanno avuto maggior interesse verso la tutela della sostenibilità. Nelle precedenti guide , spesso infatti abbiamo parlato di come , attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili , ed estremamente naturali , ma anche con sistemi ad alta tecnologia, sia avvenuta una rivoluzione nel mercato immobiliare. Rivoluzione , che ha coinvolto , non solo il mercato residenziale , ma anche quello del retail e degli uffici. Sostenibilità , sia in chiave economica , sociale e ambientale. Queste tre declinazioni di tale concetto , hanno permesso a molti , di incrementare il valore del proprio immobile. Altri di ritrovarsi ad effettuare un investimento che , a lungo termine , porterà ulteriori vantaggi.
Si è parlato di classi energetiche , di case domotizzate e ancora di impatto zero . Insomma , tutto orientato a una duplice funzione: sensibilizzare e migliorare.
Ma come mai , nonostante l’emergenza Covid , questa ondata sembra essere inarrestabile ?
Partiamo dal segmento del lusso , e facciamo un ragionamento per esclusione. Tale target di mercato sappiamo essere poco sensibile al prezzo (per antonomasia). Motivo per cui , non sorprende come non abbia registrato un alterazione.
Dopo aver eliminato la fascia di mercato più alta , passiamo a quella media.
In questo caso , le motivazioni sottese all’aumento di interesse verso la sostenibilità, sono differenti.
Partiamo dal presupposto che il segmento si è armonizzato in termini di prezzi con l’avvento del Covid-19 , portando a una vera e propria svalutazione in alcuni casi degli immobili ( pensiamo alle zone maggiormente colpite dall’epidemia).
La necessità di focalizzarsi sulla sostenibilità parte da una sicurezza psicologica dell’individuo, ormai radicata nella sua mentalità di investitore. Considerate le molteplici informazioni circa l’importanza della sostenibilità , che hanno bombardato la nostra mente negli ultimi anni , è scontato notare come , un aspetto inizialmente marginale , sia diventato ‘’core’’ nel processo di scelta di un immobile. Spendere di più sì, ma a condizione che siano rispettati i parametri basic della sostenibilità. Inoltre , proprio ‘’grazie ‘’ all’emergenza , è stato possibile comprendere come , nella propria casa , sia necessario contenere i consumi , ma mantenendo inalterati i comfort di cui necessitiamo.
‘’Di necessità , virtù’’ dicevano gli antichi , e possiamo dire che ci hanno visto lungo.
Questo trend continuerà? Noi ci auguriamo che anche dopo la pandemia , possa rimanere nel nostro modus vivendi questa linea ‘’guida’’ anche nel processo di scelta di un immobile !
Analizziamo il tutto partendo da principio. Nel 2019 è iniziata quella che si può definire come un ‘inversione di tendenza. Da quest’anno infatti , sia il real estate , ma anche altri settori economici , hanno avuto maggior interesse verso la tutela della sostenibilità. Nelle precedenti guide , spesso infatti abbiamo parlato di come , attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili , ed estremamente naturali , ma anche con sistemi ad alta tecnologia, sia avvenuta una rivoluzione nel mercato immobiliare. Rivoluzione , che ha coinvolto , non solo il mercato residenziale , ma anche quello del retail e degli uffici. Sostenibilità , sia in chiave economica , sociale e ambientale. Queste tre declinazioni di tale concetto , hanno permesso a molti , di incrementare il valore del proprio immobile. Altri di ritrovarsi ad effettuare un investimento che , a lungo termine , porterà ulteriori vantaggi.
Si è parlato di classi energetiche , di case domotizzate e ancora di impatto zero . Insomma , tutto orientato a una duplice funzione: sensibilizzare e migliorare.
Ma come mai , nonostante l’emergenza Covid , questa ondata sembra essere inarrestabile ?
Partiamo dal segmento del lusso , e facciamo un ragionamento per esclusione. Tale target di mercato sappiamo essere poco sensibile al prezzo (per antonomasia). Motivo per cui , non sorprende come non abbia registrato un alterazione.
Dopo aver eliminato la fascia di mercato più alta , passiamo a quella media.
In questo caso , le motivazioni sottese all’aumento di interesse verso la sostenibilità, sono differenti.
Partiamo dal presupposto che il segmento si è armonizzato in termini di prezzi con l’avvento del Covid-19 , portando a una vera e propria svalutazione in alcuni casi degli immobili ( pensiamo alle zone maggiormente colpite dall’epidemia).
La necessità di focalizzarsi sulla sostenibilità parte da una sicurezza psicologica dell’individuo, ormai radicata nella sua mentalità di investitore. Considerate le molteplici informazioni circa l’importanza della sostenibilità , che hanno bombardato la nostra mente negli ultimi anni , è scontato notare come , un aspetto inizialmente marginale , sia diventato ‘’core’’ nel processo di scelta di un immobile. Spendere di più sì, ma a condizione che siano rispettati i parametri basic della sostenibilità. Inoltre , proprio ‘’grazie ‘’ all’emergenza , è stato possibile comprendere come , nella propria casa , sia necessario contenere i consumi , ma mantenendo inalterati i comfort di cui necessitiamo.
‘’Di necessità , virtù’’ dicevano gli antichi , e possiamo dire che ci hanno visto lungo.
Questo trend continuerà? Noi ci auguriamo che anche dopo la pandemia , possa rimanere nel nostro modus vivendi questa linea ‘’guida’’ anche nel processo di scelta di un immobile !
