Stop all’imposta sul registro : la svolta in UK
Rilancio economico anche per il real estate. Questo è il progetto che ha in mente il governo inglese. Per recuperare dopo questo periodo di forte criticità, scandito da due elementi : la Brexit e l’emergenza Covid. L’esecutivo londinese ha deciso infatti di eliminare totalmente un ‘imposta. Quella sul registro per gli acquisti degli immobili che abbiano però un valore al di sotto delle 500 milia sterline. Perché questa iniziativa sembra essere potenzialmente vincente per l’economia londinese e in particolar modo per il suo real estate?
Per rispondere a questa domanda , abbiamo deciso di creare un breve articolo a riguardo. Cercheremo di capire quali siano le dinamiche relative a tale iniziativa , per comprendere quali potrebbero esserne i risvolti. Per cui , se siete pronti , possiamo cominciare !
Partiamo dal presupposto che lo sforzo sopportato dal governo britannico è notevole. Parliamo infatti di una stima pari a quasi quattro miliardi di sterline , che peserà alle tasche del governo fino al 31 marzo del prossimo anno. Si cercherà così facendo di ristabilire un clima di fiducia per permettere a tutti gli attori coinvolti nel processo di compravendita , di rimettersi in gioco. Rimanendo sul discorso prettamente legato ai numeri , ricordiamo che , le compravendite immobiliari sono crollate durante il periodo del lockdown del 50 % e inoltre , a scendere , sono stati anche i prezzi.
Crollo avvenuto per la prima volta dopo ben otto anni. Con questa nuova misura adottata , il numero di persone che non pagheranno l’imposta fino al termine ultimo precedentemente segnalato , è di 9 su 10. Una percentuale notevole , che , probabilmente incrementerà i risultati positivi del real estate inglese. Ma ritorniamo all’imposta sul registro. Grazie alla limitazione di questo vincolo , si risparmieranno ben 4.500 sterline per ogni transazione in Inghilterra. Nel dettaglio , si arriverà a 15 mila sterline per la capitale, dove , per ovvie ragioni , i prezzi sono decisamente più elevati.
A quanto ammonta l’imposta sul registro? Tale livello è del 2 % rispetto al valore dell’immobile che abbia un prezzo ovviamente inferiore ai canoni prestabiliti. La percentuale dell’imposta sale ,in maniera proporzionata al 5 % per gli immobili con un valore tra i le 250 e le 925 mila sterline, fino a toccare un tetto massimo del 10 % per gli immobili con un valore pari o superiore a un milione di sterline.
Cosa ne pensano gli esperti del settore di questa scelta. La maggior parte di essi è più che ottimista. Si tratta di una vera e propria spinta per il settore immobiliare e per l’economia in generale. E i risultati si stanno già intravedendo. I prezzi sono inoltre scesi notevolmente , portando a nuovi potenziali investitori ad avere interesse verso uno dei mercati immobiliari più affascinanti e soprattutto redditizi al mondo. Si auspica che , nei prossimi mesi , si possa davvero trovare una svolta positiva , incoraggiata da numeri altrettanto ottimisti. Ma , fino ad allora , continueremo ad aggiornarvi sul nostro portale !
Per rispondere a questa domanda , abbiamo deciso di creare un breve articolo a riguardo. Cercheremo di capire quali siano le dinamiche relative a tale iniziativa , per comprendere quali potrebbero esserne i risvolti. Per cui , se siete pronti , possiamo cominciare !
Partiamo dal presupposto che lo sforzo sopportato dal governo britannico è notevole. Parliamo infatti di una stima pari a quasi quattro miliardi di sterline , che peserà alle tasche del governo fino al 31 marzo del prossimo anno. Si cercherà così facendo di ristabilire un clima di fiducia per permettere a tutti gli attori coinvolti nel processo di compravendita , di rimettersi in gioco. Rimanendo sul discorso prettamente legato ai numeri , ricordiamo che , le compravendite immobiliari sono crollate durante il periodo del lockdown del 50 % e inoltre , a scendere , sono stati anche i prezzi.
Crollo avvenuto per la prima volta dopo ben otto anni. Con questa nuova misura adottata , il numero di persone che non pagheranno l’imposta fino al termine ultimo precedentemente segnalato , è di 9 su 10. Una percentuale notevole , che , probabilmente incrementerà i risultati positivi del real estate inglese. Ma ritorniamo all’imposta sul registro. Grazie alla limitazione di questo vincolo , si risparmieranno ben 4.500 sterline per ogni transazione in Inghilterra. Nel dettaglio , si arriverà a 15 mila sterline per la capitale, dove , per ovvie ragioni , i prezzi sono decisamente più elevati.
A quanto ammonta l’imposta sul registro? Tale livello è del 2 % rispetto al valore dell’immobile che abbia un prezzo ovviamente inferiore ai canoni prestabiliti. La percentuale dell’imposta sale ,in maniera proporzionata al 5 % per gli immobili con un valore tra i le 250 e le 925 mila sterline, fino a toccare un tetto massimo del 10 % per gli immobili con un valore pari o superiore a un milione di sterline.
Cosa ne pensano gli esperti del settore di questa scelta. La maggior parte di essi è più che ottimista. Si tratta di una vera e propria spinta per il settore immobiliare e per l’economia in generale. E i risultati si stanno già intravedendo. I prezzi sono inoltre scesi notevolmente , portando a nuovi potenziali investitori ad avere interesse verso uno dei mercati immobiliari più affascinanti e soprattutto redditizi al mondo. Si auspica che , nei prossimi mesi , si possa davvero trovare una svolta positiva , incoraggiata da numeri altrettanto ottimisti. Ma , fino ad allora , continueremo ad aggiornarvi sul nostro portale !
