Evasione all’estero : nuove necessità
Come abbiamo già affermato nelle precedenti rubriche , il Covid ha cambiato la vita di tutti noi. Non si sa se in positivo o in negativo ,ma l’alterazione è indiscutibile. È emerso come infatti , nel corso di questo periodo , soprattutto quello relativo al lockdown , sia emersa come necessità principale , quella di dover evadere.
Che l’evasione sia verso un ‘area verde della stessa casa , o addirittura in un'altra realtà poco importa. La psicologia dell’investitore ormai si basa su una potenziale garanzia. Quella di potersi muovere liberamente dal proprio usual environment. Per questo non sorprendono i dati rilevati dai principali istituti di statistica nazionali e internazionali. In Europa infatti , un proprietario su quattro vorrebbe acquistare una seconda casa. Un mercato che sta riemergendo quindi , a discapito di tutte le strutture ricettive soprattutto presenti in zone a vocazione turistica.
Ma non nella stessa nazione. Ciò che sorprende è infatti l’eccessiva estremizzazione del fenomeno. Molti opterebbero infatti per una casa all’estero , a dimostrazione di come il desiderio di eliminare qualsiasi nuova potenziale chiusura forzata.
Ma ciò che si ci si chiede è quali siano le destinazioni più gettonate dagli europei . Per gli inglesi la meta preferita resta l’Italia. La terra più variegata e ricca di storia ha catturato e cattura tutt’ora i britannici a partire dal periodo del Grand Tour. Ma tra i primi nove paesi , oltre all’Italia gettonata soprattutto per le realtà meridionali , ricordiamo il Canada. La nazione, nota per la sua serenità e senso di accoglienza è il luogo perfetto per potersi riallocare o investire nuovamente.
Gli Stati Uniti si posizionano al terzo posto , ma non si sa quanto questa posizione in classifica possa permanere. L’attuale governo Trump infatti , non ha creato pochi dubbi sui potenziali investitori , soprattutto per gli asiatici , a quanto pare poco graditi in terra americana.
Non meno importanti nel processo di selezione di una seconda casa all’estero l’Australia innovativa e giovane e la verdissima Irlanda. Se le prime nazioni citate sono legate e avvantaggiate dalla facilità linguistica , lo stesso non si può dire per la Spagna. Nonostante questo Paese sia stato duramente colpito dall’emergenza , non ha perso il suo fascino. Un punto a favore che , a nostro avviso , la porrebbe anche ai primi posti della classifica, considerata anche la chiusura culturale del paese in termini di scarsa flessibilità linguistica.
Non dimentichiamo inoltre la Nuova Zelanda ma , in particolar modo il ruolo cruciale della Francia e della Germania.
Queste due nazioni infatti non hanno risentito del duro colpo pandemico , in termini di modifiche dei prezzi immobiliari. Se molte nazioni , come la Spagna , hanno optato per una politica di svalutazione del prezzo , la stessa strategia non è stata applicata in questi casi. Anzi , in alcune zone i prezzi degli immobili sono addirittura aumentati.
Non sappiamo come si evolverà la situazione e se rimarrà tale. Ma fino ad allora, vi invitiamo a seguire il nostro portale !
Che l’evasione sia verso un ‘area verde della stessa casa , o addirittura in un'altra realtà poco importa. La psicologia dell’investitore ormai si basa su una potenziale garanzia. Quella di potersi muovere liberamente dal proprio usual environment. Per questo non sorprendono i dati rilevati dai principali istituti di statistica nazionali e internazionali. In Europa infatti , un proprietario su quattro vorrebbe acquistare una seconda casa. Un mercato che sta riemergendo quindi , a discapito di tutte le strutture ricettive soprattutto presenti in zone a vocazione turistica.
Ma non nella stessa nazione. Ciò che sorprende è infatti l’eccessiva estremizzazione del fenomeno. Molti opterebbero infatti per una casa all’estero , a dimostrazione di come il desiderio di eliminare qualsiasi nuova potenziale chiusura forzata.
Ma ciò che si ci si chiede è quali siano le destinazioni più gettonate dagli europei . Per gli inglesi la meta preferita resta l’Italia. La terra più variegata e ricca di storia ha catturato e cattura tutt’ora i britannici a partire dal periodo del Grand Tour. Ma tra i primi nove paesi , oltre all’Italia gettonata soprattutto per le realtà meridionali , ricordiamo il Canada. La nazione, nota per la sua serenità e senso di accoglienza è il luogo perfetto per potersi riallocare o investire nuovamente.
Gli Stati Uniti si posizionano al terzo posto , ma non si sa quanto questa posizione in classifica possa permanere. L’attuale governo Trump infatti , non ha creato pochi dubbi sui potenziali investitori , soprattutto per gli asiatici , a quanto pare poco graditi in terra americana.
Non meno importanti nel processo di selezione di una seconda casa all’estero l’Australia innovativa e giovane e la verdissima Irlanda. Se le prime nazioni citate sono legate e avvantaggiate dalla facilità linguistica , lo stesso non si può dire per la Spagna. Nonostante questo Paese sia stato duramente colpito dall’emergenza , non ha perso il suo fascino. Un punto a favore che , a nostro avviso , la porrebbe anche ai primi posti della classifica, considerata anche la chiusura culturale del paese in termini di scarsa flessibilità linguistica.
Non dimentichiamo inoltre la Nuova Zelanda ma , in particolar modo il ruolo cruciale della Francia e della Germania.
Queste due nazioni infatti non hanno risentito del duro colpo pandemico , in termini di modifiche dei prezzi immobiliari. Se molte nazioni , come la Spagna , hanno optato per una politica di svalutazione del prezzo , la stessa strategia non è stata applicata in questi casi. Anzi , in alcune zone i prezzi degli immobili sono addirittura aumentati.
Non sappiamo come si evolverà la situazione e se rimarrà tale. Ma fino ad allora, vi invitiamo a seguire il nostro portale !