Croazia post Covid : si riprenderà ?
Ormai gli occhi sono puntati tutti su come il Covid abbia trasformato in maniera radicale i mercati immobiliari internazionali. In un periodo in cui sembrava che l’acquisto di un immobile fosse un investimento sicuro, è bastata una crisi pandemica a cambiare le carte in tavola. Spesso abbiamo dato un quadro d’insieme circa l’andamento del mattone nazionale ed europeo. Cercando di comprendere dove convenisse investire o , in generale , come questo passo possa risultare positivo per il nostro portafoglio di interessi.
Quest’oggi abbiamo deciso di porre sotto la lente attenta del nostro team , un caso singolare. Quello di una terra unica , meravigliosa ma che , attualmente sembra in difficoltà. Stiamo parlando della Croazia. Scopriamo , dunque , insieme , come si sta muovendo questo Paese , così invidiabile per le bellezze naturalistiche di cui dispone. Partiamo dai dati di maggio. Durante la cosiddetta fase 2 , la Croazia non era totalmente coinvolta da una vera e propria emergenza sanitaria incontrollabile. Parliamo infatti di poco più di duemila casi, 80 decessi e 1500 guarigioni (sempre nel mese di maggio). Una situazione grossomodo positiva rispetto a tante altre realtà europee che sono state le protagoniste di questa criticità dalle dimensioni bibliche. Eppure , lo Stato ideale dove poter investire in tranquillità nel real estate , sembra vacillare. La battuta d’arresto è stata data non tanto al settore sanitario , quanto a quello economico. E le proiezioni non lasciano certo ben sperare. Certo , perché occorre ricordare che nel medesimo periodo dello scorso anno , la Croazia sia era qualificata per il quinto anno di seguito come una nazione in crescita. Sia a livello turistico ma soprattutto grazie proprio al comparto immobiliare. Non sorprende come ,infatti , questa terra stia soffrendo fortemente di questa emergenza pandemica.
Stando a quanto dichiarato dal presidente dell’Associazione delle agenzie immobiliari , Jutarnji List, in questo momento storico , in Croazia vende solo chi è costretto a farlo. Il che significa che la fantomatica bolla immobiliare potrebbe essere dietro l’angolo. Non si tratta di un semplice abbassamento dei prezzi. Ma di una situazione di stallo, incerta , praticamente ferma. Molti studiosi esperti del settore , affermano che , probabilmente , il rischio bolla era già presente da tempo. Semplicemente era stato ‘’tamponato’’ dalla grandissima ondata turistica che , ovviamente , ha da sempre caratterizzato questa nazione. E in un momento in cui anche il settore turistico si è rivelato un ‘incognita per l’economia nazionale , non sorprende come sia emersa la problematica circoscritta al mattone croato.
A differenza di altre realtà vicine , la Croazia , ha deciso quindi di investire nella lotta all’emergenza Covid ( che non si è rivelata in termini numerici così gravosa) rispetto alla tutela dell’economia. Come si evolverà il mercato immobiliare ? Scoppierà la bolla tanto temuta o c’è ancora un margine di speranza per il mattone croato? Nel frattempo , prima di avere nuove notizie da condividere insieme , vi invitiamo a rimanere sintonizzati sul nostro portale !
Quest’oggi abbiamo deciso di porre sotto la lente attenta del nostro team , un caso singolare. Quello di una terra unica , meravigliosa ma che , attualmente sembra in difficoltà. Stiamo parlando della Croazia. Scopriamo , dunque , insieme , come si sta muovendo questo Paese , così invidiabile per le bellezze naturalistiche di cui dispone. Partiamo dai dati di maggio. Durante la cosiddetta fase 2 , la Croazia non era totalmente coinvolta da una vera e propria emergenza sanitaria incontrollabile. Parliamo infatti di poco più di duemila casi, 80 decessi e 1500 guarigioni (sempre nel mese di maggio). Una situazione grossomodo positiva rispetto a tante altre realtà europee che sono state le protagoniste di questa criticità dalle dimensioni bibliche. Eppure , lo Stato ideale dove poter investire in tranquillità nel real estate , sembra vacillare. La battuta d’arresto è stata data non tanto al settore sanitario , quanto a quello economico. E le proiezioni non lasciano certo ben sperare. Certo , perché occorre ricordare che nel medesimo periodo dello scorso anno , la Croazia sia era qualificata per il quinto anno di seguito come una nazione in crescita. Sia a livello turistico ma soprattutto grazie proprio al comparto immobiliare. Non sorprende come ,infatti , questa terra stia soffrendo fortemente di questa emergenza pandemica.
Stando a quanto dichiarato dal presidente dell’Associazione delle agenzie immobiliari , Jutarnji List, in questo momento storico , in Croazia vende solo chi è costretto a farlo. Il che significa che la fantomatica bolla immobiliare potrebbe essere dietro l’angolo. Non si tratta di un semplice abbassamento dei prezzi. Ma di una situazione di stallo, incerta , praticamente ferma. Molti studiosi esperti del settore , affermano che , probabilmente , il rischio bolla era già presente da tempo. Semplicemente era stato ‘’tamponato’’ dalla grandissima ondata turistica che , ovviamente , ha da sempre caratterizzato questa nazione. E in un momento in cui anche il settore turistico si è rivelato un ‘incognita per l’economia nazionale , non sorprende come sia emersa la problematica circoscritta al mattone croato.
A differenza di altre realtà vicine , la Croazia , ha deciso quindi di investire nella lotta all’emergenza Covid ( che non si è rivelata in termini numerici così gravosa) rispetto alla tutela dell’economia. Come si evolverà il mercato immobiliare ? Scoppierà la bolla tanto temuta o c’è ancora un margine di speranza per il mattone croato? Nel frattempo , prima di avere nuove notizie da condividere insieme , vi invitiamo a rimanere sintonizzati sul nostro portale !