La casa dei sogni cambia: i nuovi desideri

Lo abbiamo già trattato nelle precedenti guide. Ma occorre sottolineare ulteriormente come attualmente le necessità degli acquirenti siano in continuo divenire. Soprattutto quando si parla di casa dei propri sogni o di affitto temporaneo. Infatti pare che, secondo gli studi, ci sia un vero e proprio abisso tra le esigenze da inizio lockdown e la situazione attuale. Tutti potremmo già partire dalla semplice affermazione che ‘’più spazio c’è, meglio si sta’’. In realtà, gli esperti del settore hanno ribaltato questo mantra che sembrava essersi così tanto affermato.

Le statistiche sottolineano come ad aumentare, ma solo del 12% in più rispetto al 2020, sono state le preferenze verso ville,rustici o addirittura casali. Una percentuale piccolissima che però in questo caso conta molto. Idem per balconi e terrazzi, ormai un must have per le case dei nostri sogni. Se però è questa la linea guida nel processo di scelta di un immobile da acquistare, lo stesso non si può applicare per la sottoscrizione dei contratti di locazione. Guardiamo la superficie minima richiesta. Sarà aumentata- penserete. In realtà è rimasta invariata. Parliamo di circa 65 metri quadri. E vi diremo di più. La superficie massima è addirittura ridotta di quasi 2 punti percentuali.

Ma a cosa dobbiamo queste sostanziali differenze tra le due tipologie?
Sostanzialmente l’aumento della disponibilità spaziale, in affitto, determina in automatico un incremento del canone di affitto. Motivo per cui, considerato già a monte che si tratterà di una soluzione non definitiva, si cercherà di trovare degli appartamenti in buone condizioni ma senza grandi comfort. Totalmente diversa è la scelta della casa dei propri sogni. In quanto viene vista come un investimento definitivo e destinato a rimanere nel tempo. Motivo per cui non sorprende come la spesa massima, in questo caso, sia aumentata.

Ma oltre a questi dati prettamente numerici, c’è un ulteriore elemento di distacco tra le due tipologie. Ovvero la zona dove si preferisce effettivamente riallocarsi. Temporaneamente o definitivamente. Nel caso dell’acquisto vero e proprio, si prediligono le zone limitrofe ai grandi agglomerati urbani. Possibilmente vicino ad aree rurali e più naturali. E indovinate un po’ cosa cercano invece i futuri sottoscrittori di un contratto di locazione? L’esatto opposto! Per gli affitti si opta infatti per soluzioni centrali.

Che siano perfettamente collegate con la rete urbana o, per chi desidera spendere di più, nella parte più viva e principale della metropoli.
Se da un lato abbiamo dunque la necessità di adempiere ad un desiderio di indipendenza e distacco dalla realtà urbana, dall’altro emerge l’idea di sentirsi parte integrante della città stessa. Nonostante nell’immaginario collettivo, dunque, ci fosse un unico percorso di scelta, che accomunasse entrambe le tipologie, in realtà, come si può evincere dalla nostra rubrica, le differenze sono evidenti. Come sarà la situazione tra qualche mese? Ci sarà un nuovo cambiamento o l’equilibrio rimarrà inalterato? Per dare una risposta a tale interrogativo, bisognerà attendere. Ma nel frattempo, rimanete aggiornati sul nostro portale. Sempre qui, sempre con Realigro!

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