Un real estate multicolor
Chi l’ha detto che il multicolor andava di moda solo negli intramontabili anni ’80? Pare infatti che siano ritornati in auge gli abbinamenti strong, audaci, in ogni ambito. Moda, capelli e addirittura nel nostro settore: il real estate! L’anno che abbiamo vissuto è stato senza dubbio pesante, per cui, abbiamo deciso di dare inizio a questo 2021 con un po’ di brio e allegria. Per cui, stiamo per portarvi in una nazione particolare per la sua cultura e che non vi aspettereste mai cosa può ospitare. Il nostro viaggio ha come meta l’Iran. Culla che ha accolto per molti anni l’Impero persiano, oggi l’Iran è una nazione nota anche per i numerosi conflitti religiosi che, nel corso degli anni, l’hanno purtroppo contraddistinta. Ma è anche la terra dei mosaici, dei colori e delle spezie.
Insomma, come tutti i paesi orientali, anche l’Iran ha il suo fascino. Ma per noi di Realigro, questo luogo è degno di menzione anche per un altro motivo. In Iran è stato creato il primo villaggio multicolor che, a tutti gli effetti, sembra nato dalla sabbia. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo. Anzitutto occorre capire dove sia localizzato questo villaggio. Ebbene, la zona fortunata è la spiaggia dell’isola di Hormuz. Nel Golfo Persico. Le colorazioni che danno ulteriore bellezza a queste strutture così particolari, richiamano le tonalità della terra, l’azzurro e il verde. I colori tipici di questa cultura così antica e raffinata.
L’architetto che ha ideato e strutturato il progetto, appartiene allo studio Zav. Egli ha deciso di utilizzare una metodologia molto nota nel mondo dell’architettura per la creazione di questa meraviglia del real estate. Si è infatti servito del processo lanciato dal celebre architetto iraniano Khalili Nader. Tale metologia si basa sull’accatastamento di bobine di terreno, umido. Dei castelli di sabbia a tutti gli effetti insomma! Ma da dove nasce questa iniziativa? Dalla necessità di supportare moltissime attività locali perennemente in crisi a causa delle lotte economiche. Ma non solo. Anche per riuscire a creare una sorta di spazio turistico unificato che possa dare lavoro a molti imprenditori ma anche giovani che, a causa della crisi e delle guerre, si sono ritrovati senza un’occupazione stabile. Insomma, in questo caso la cultura si unisce al real estate, cercando di generare un prodotto che possa a sua volta eliminare ogni dislivello. Sia esso sociale, economico o culturale. Ma come sono stati percepiti dalla popolazione questi castelli di sabbia alternativi? L’apprezzamento è stato notevole. E si auspica che possa essere tale anche per i turisti e le nuove generazioni.
Nonostante il periodo che stiamo vivendo sia critico, queste notizie ci permettono di comprendere come, anche nelle situazioni più complesse, è possibile risollevare un’intera economia. Solo attraverso l’inventiva e una buona dose di tecnica. Proprio come in questo caso. Se dunque volete saperne di più sul mercato immobiliare e sulle sue stranezze, non vi resta che rimanere aggiornati qui, sul nostro portale!
Insomma, come tutti i paesi orientali, anche l’Iran ha il suo fascino. Ma per noi di Realigro, questo luogo è degno di menzione anche per un altro motivo. In Iran è stato creato il primo villaggio multicolor che, a tutti gli effetti, sembra nato dalla sabbia. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura di questo articolo. Anzitutto occorre capire dove sia localizzato questo villaggio. Ebbene, la zona fortunata è la spiaggia dell’isola di Hormuz. Nel Golfo Persico. Le colorazioni che danno ulteriore bellezza a queste strutture così particolari, richiamano le tonalità della terra, l’azzurro e il verde. I colori tipici di questa cultura così antica e raffinata.
L’architetto che ha ideato e strutturato il progetto, appartiene allo studio Zav. Egli ha deciso di utilizzare una metodologia molto nota nel mondo dell’architettura per la creazione di questa meraviglia del real estate. Si è infatti servito del processo lanciato dal celebre architetto iraniano Khalili Nader. Tale metologia si basa sull’accatastamento di bobine di terreno, umido. Dei castelli di sabbia a tutti gli effetti insomma! Ma da dove nasce questa iniziativa? Dalla necessità di supportare moltissime attività locali perennemente in crisi a causa delle lotte economiche. Ma non solo. Anche per riuscire a creare una sorta di spazio turistico unificato che possa dare lavoro a molti imprenditori ma anche giovani che, a causa della crisi e delle guerre, si sono ritrovati senza un’occupazione stabile. Insomma, in questo caso la cultura si unisce al real estate, cercando di generare un prodotto che possa a sua volta eliminare ogni dislivello. Sia esso sociale, economico o culturale. Ma come sono stati percepiti dalla popolazione questi castelli di sabbia alternativi? L’apprezzamento è stato notevole. E si auspica che possa essere tale anche per i turisti e le nuove generazioni.
Nonostante il periodo che stiamo vivendo sia critico, queste notizie ci permettono di comprendere come, anche nelle situazioni più complesse, è possibile risollevare un’intera economia. Solo attraverso l’inventiva e una buona dose di tecnica. Proprio come in questo caso. Se dunque volete saperne di più sul mercato immobiliare e sulle sue stranezze, non vi resta che rimanere aggiornati qui, sul nostro portale!