Londra nel mirino del Covid: le previsioni preoccupanti

Senza dubbio, è impossibile decretare una nazione al mondo che non sia stata colpita duramente dall’emergenza pandemica. Indipendentemente dai settori di riferimento, il tessuto economico di qualsiasi paese è stato messo a dura prova. Come abbiamo riscontrato nelle precedenti guide, le linee governative a sostegno della popolazione non sono state poche. Alcuni stati hanno preferito aumentare i tassi di interesse. Altri diminuendoli sperano in un ricircolo economico più rapido.

Molti proprietari hanno optato per il ritiro dal mercato del proprio immobile, per evitare un’eccessiva svalutazione. Ma se fino ad ora ci siamo occupati di analizzare ciò che è stato, nella rubrica odierna cambieremo prospettiva. Daremo delle risposte ai principali interrogativi che si pongono gli esperti del settore. In particolar modo, sarà oggetto del nostro studio la situazione londinese che, come abbiamo già visto, risulta assai critica. Per cui, se siete curiosi o interessati al real estate di questa città così affascinante e d’altri tempi, possiamo cominciare!
Possiamo inaugurare il nostro studio affermando che a Londra aleggia un fortissimo pessimismo in termini di terza ondata. Non solo a livello sanitario ma anche per quanto concerne l’economia e il real estate. Nonostante il Covid abbia raggiunto dei numeri davvero spaventosi, le misure adottate in questa città non sembrano essere tali da garantire un contenimento della curva del contagio. Inoltre, non mancano casi di insensibilità verso tale tematica, considerato che in molti sembrano non voler minimamente preoccuparsi delle limitazioni. I telegiornali impazzano ogni giorno con notizie relative al normale andamento della vita nonostante le accortezze dovrebbero portare ad una riduzione della socialità e degli assembramenti. Per cui, in questa città, si prospetta un avvicinamento repentino della cosiddetta terza ondata.

Il real estate è colpito duramente soprattutto per quanto riguarda i piccoli appartamenti in locazione. L’assenza di spazi verdi e il taglio della tassazione sugli immobili, ha reso più appetibile sottoscrivere dei contratti di compravendita, rispetto agli affitti. Ricordiamo inoltre che a Londra, la ‘’cultura’’ dell’acquisizione di un immobile è quasi del tutto assente. Complice anche il carattere multietnico che caratterizza la città.

Si prospetta dunque un forte inasprimento delle restrizioni, già poco rispettate, e una riduzione dell’interesse verso l’acquisto di immobili al centro della città. Questo a causa dell’effetto green suscitato nei periodi di lockdown, che ha visto primeggiare l’interesse verso le zone più naturali e circondate dal verde, rispetto alle grandi vie dello shopping e in generale alle zone tipicamente da movida. L’ipotesi è quella di una vera e propria corsa all’affare che già sta prendendo piede in questo periodo. E di un progressivo calo della curva degli affitti. In questo caso, la domanda da porci non è ‘’come si evolverà la situazione’’, ma per quanto tempo perdurerà il boom delle compravendite a discapito dei contratti di locazione. Se siete interessati a saperne di più, non vi resta che continuare a seguire il nostro portale. Ogni giorno troverete tantissimi nuovi articoli dedicati al real estate mondiale. Con particolare attenzione verso le dinamiche collegate all’emergenza Covid!

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