Gli Usa e l’effetto smart working

Durante il periodo della pandemia, sono cambiate moltissime abitudini. Molte persone si sono ritrovate purtroppo senza un impiego. Altre invece hanno continuato a lavorare in maniera differente, da casa. Nonostante in diverse realtà il termine smart working fosse già da tempo di uso comune, in altri paesi è stato inserito e adottato come modus operandi soltanto nell'ultimo anno.

Con l'avvento dei vaccini, molteplici realtà hanno deciso di abbandonare lo smart working. Altra invece hanno preferito mantenerlo. In quanto ritenuto più economico, più veloce, e anche più comodo sia per i datori di lavoro sia per i dipendenti. Quest'oggi però abbiamo deciso di concentrarci su un'area ben precisa. Area che ha deciso di creare una sorta di regalo di benvenuto per attrarre molti lavoratori in smart working. L’ obiettivo è quello di ripopolare le zone più rurali e di mantenere un'economia forte e salda strettamente collegata al territorio. Motivo per cui, se siete pronti, possiamo cominciare con la nostra rubrica!

L'area protagonista della news odierna è quella statunitense. É noto infatti come lo spopolamento delle città di medie dimensioni e delle aree rurali abbia sempre rappresentato un forte problema in paesi estremamente sviluppati. Da sempre infatti sono state attivate numerose iniziative per permettere alle persone di non abbandonare quelle determinate regioni, garantendo il popolamento della zona stessa.

Con l'esplosione del lavoro a distanza, i sussidi, le esenzioni fiscali e altri mezzi per poter attrarre la popolazione, sono aumentati in maniera esponenziale. Basti pensare che alcuni comuni americani offrono oltre i 20.000 $ tra gift cards e incentivi. Nel dicembre 2020 è stato pubblicato per la prima volta un portale che permette a tutte le amministrazioni locali di comunicare tra di esse per abbracciare delle iniziative di natura fiscale, orientate proprio all’ attrazione di nuova popolazione.

Vediamo però come lo smart working può permettere di raggiungere l'obiettivo del ripopolamento di queste aree e soprattutto come possa essere utile anche nel settore immobiliare. La necessità di evitare uno spopolamento soprattutto nelle zone più rurali, è stata la scintilla che ha fatto esplodere numerose iniziative. Come quelle di ammodernamento infrastrutturale, di conversione delle città estremamente arretrate in smart cities, e soprattutto per la creazione di spazi di coworking gratuiti in tutto il territorio.

Stando agli ultimi dati statistici rilevati, sono oltre 10 milioni le persone che hanno deciso di cambiare casa nell'ultimo anno, abbandonando le grandi città per trasferirsi proprio nelle zone limitrofe.

Nelle periferie, o comunque in aree in cui i prezzi delle case sono decisamente più abbordabili ove si può godere anche di un ambiente naturale circostante estremamente tranquillo e suggestivo . Pensiamo ad esempio alle zone costiere di Los Angeles e New York. In queste aree, sempre secondo le statistiche, quattro persone su 10 hanno deciso di riallocarsi proprio grazie alla possibilità di lavorare da casa senza problemi.

Ma non pensiate che siano solo i privati cittadini a voler mantenere lo smart working. Anche il mercato degli uffici sta cambiando, considerato che moltissime aziende stanno sostenendo l'idea di trasferirsi nei piccoli centri per abbracciare anche una cultura aziendale più ecosostenibile!
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