Prima casa in canapa
Abbiamo già parlato di come, le case prefabbricate, siano diventate un nuovo trend nel mercato immobiliare. Questo per svariati motivi. La praticità in primis. In secondo luogo la possibilità di adattare e modulare gli spazi a seconda delle proprie esigenze. In un periodo come quello che stiamo vivendo, non sono dunque mancate nuove necessità espresse e non dai potenziali acquirenti. Ma a emergere nel panorama internazionale, sono state le novità introdotte nel nostro settore, e in quello delle costruzioni. Quest’oggi infatti, abbiamo intenzione di svelarvi una di queste novità così particolari che stanno impazzando sul web. Non si tratta di bufale ma di nuovi metodi di costruzione incentrati sulla sostenibilità. Ma non solo… se dunque siete curiosi e il titolo vi ha già anticipato quanto sarà innovativo questo articolo, beh, possiamo cominciare!
Come si evince dal titolo del nostro articolo, la novità è tutta nel materiale utilizzato per la costruzione di nuove strutture prefabbricate: la canapa! Non tutti sanno che la canapa nell’antichità era spesso utilizzata proprio per costruire edifici. Ma non solo. Anche più recentemente, questo materiale è stato sfruttato per realizzare parti di pannelli o mattoni. Ma dall’Olanda arriva un nuovo utilizzo. L’azienda Dun Agro ha creato per la prima volta in assoluto una casa prefabbricata totalmente in canapa. Una svolta notevole che sembra essere l’inizio di una nuova era nel settore delle costruzioni. E del real estate.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come si possa costruire una casa in canapa. Anzitutto partiamo dal materiale stesso. La canapa è una varietà di cannabis già impiegata per costruire altri prodotti come i tessuti, il cibo e i biocarburanti. Non contiene THC, per cui, non ha effetti psicoattivi. Unita al cemento permette di essere solida dopo tre mesi di asciugatura. Questo è stato infatti il periodo di tempo necessario per permettere alla struttura edificata in Olanda di solidificarsi a tutti gli effetti. Ma non è tutto. La casa in questione è stata poi trasportata e piantata in un luogo totalmente differente da quello di costruzione. Un fattore importantissimo che può rappresentare un cambiamento radicale nel nostro settore. Tale procedura infatti può essere ripetuta e può permettere, rispetto alle soluzioni abitative più tradizionali, una riduzione dei costi di produzione. Ovviamente le potenzialità di questa nuova tipologia di costruzioni non si fermano qui.
Prendendo sempre in esame l’aspetto ecologico, le strutture in canapa derivano dal consumo di una minima parte di materiali, rispetto a quelli generalmente impiegati. Inoltre, la stessa canapa è in grado di assorbire la CO2 durante il processo di asciugatura. Garantendo dunque un effetti benefico per l’ambiente circostante. Ricordiamo anche la grande capacità di isolamento sia termico ma anche acustico.
Una vera e propria rivoluzione, che sicuramente influenzerà in maniera positiva l’intero real estate globale. Ma noi di Realigro non ci fermeremo certo qui. Continueremo a darvi notizie sul nostro settore così in divenire ma sempre pronto ad accogliere le novità, anche in periodi così difficili come quello che stiamo vivendo!
Come si evince dal titolo del nostro articolo, la novità è tutta nel materiale utilizzato per la costruzione di nuove strutture prefabbricate: la canapa! Non tutti sanno che la canapa nell’antichità era spesso utilizzata proprio per costruire edifici. Ma non solo. Anche più recentemente, questo materiale è stato sfruttato per realizzare parti di pannelli o mattoni. Ma dall’Olanda arriva un nuovo utilizzo. L’azienda Dun Agro ha creato per la prima volta in assoluto una casa prefabbricata totalmente in canapa. Una svolta notevole che sembra essere l’inizio di una nuova era nel settore delle costruzioni. E del real estate.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come si possa costruire una casa in canapa. Anzitutto partiamo dal materiale stesso. La canapa è una varietà di cannabis già impiegata per costruire altri prodotti come i tessuti, il cibo e i biocarburanti. Non contiene THC, per cui, non ha effetti psicoattivi. Unita al cemento permette di essere solida dopo tre mesi di asciugatura. Questo è stato infatti il periodo di tempo necessario per permettere alla struttura edificata in Olanda di solidificarsi a tutti gli effetti. Ma non è tutto. La casa in questione è stata poi trasportata e piantata in un luogo totalmente differente da quello di costruzione. Un fattore importantissimo che può rappresentare un cambiamento radicale nel nostro settore. Tale procedura infatti può essere ripetuta e può permettere, rispetto alle soluzioni abitative più tradizionali, una riduzione dei costi di produzione. Ovviamente le potenzialità di questa nuova tipologia di costruzioni non si fermano qui.
Prendendo sempre in esame l’aspetto ecologico, le strutture in canapa derivano dal consumo di una minima parte di materiali, rispetto a quelli generalmente impiegati. Inoltre, la stessa canapa è in grado di assorbire la CO2 durante il processo di asciugatura. Garantendo dunque un effetti benefico per l’ambiente circostante. Ricordiamo anche la grande capacità di isolamento sia termico ma anche acustico.
Una vera e propria rivoluzione, che sicuramente influenzerà in maniera positiva l’intero real estate globale. Ma noi di Realigro non ci fermeremo certo qui. Continueremo a darvi notizie sul nostro settore così in divenire ma sempre pronto ad accogliere le novità, anche in periodi così difficili come quello che stiamo vivendo!