Acquistare casa conviene più che affittare. Ecco il perché
Probabilmente a causa della crisi che ha colpito l’America prima e l’Europa poi, anche il mercato immobiliare ha subito delle variazioni. Un’ inversione di tendenza infatti è stata registrata anche sulla modalità privilegiata dagli investitori circa l’acquisto di un immobile in Italia.
Se nel corso degli ultimi anni i potenziali acquirenti erano orientati sui contratti d’affitto,in quanto meno vincolanti dal punto di vista economico e più convenienti,poiché non prevedevano l’emissione immediata di un totale ma cadenzata mensilmente, oggigiorno il mercato immobiliare ha registrato un aumento significativo dei contratti di vendita.
Ovviamente,sarebbe errato non entrare nei dettagli , poiché differenti sono le tipologie di immobili e le alternative possibili circa la cessione del bene stesso.
Entriamo nel dettaglio.
Quali sono i fattori che favoriscono chi è intenzionato a sottoscrivere un contratto di vendita ?
Attualmente i canoni di locazione stanno aumentando in tutte le ragioni italiane ( con le dovute disparità ). Mentre i prezzi richiesti per la vendita sono stabili o addirittura inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti.
Favorevole è stata l’apertura italiana verso i green buildings ,che permettono minori consumi e un ritorno economico non indifferente a lungo termine ( anche a livello ecologico ).
Nelle grandi metropoli poi, la ricerca di un alloggio da affittare è ancora più complessa a causa delle locazioni brevi, che molti proprietari preferiscono in quanto non prevedono rischi di insolvenza .
A questi elementi di non poca rilevanza si aggiungono i cosiddetti ‘’tassi a zero ‘’e i Btp al minimo per mezzo dei quali , a 8 anni dall’acquisto e ipotizzando un mutuo di vent’anni a tasso fisso con prezzi stabili, il bilancio tende a favore dell’acquirente piuttosto che dell’affittuario.
Nonostante ci sia questa tendenza generale nello scegliere gli atti di vendita anziché di affitto , rimane comunque un’esigua parte di investitori per i quali conviene ancora sottoscrivere un canone di locazione.
Se nelle grandi città ,come precedentemente affermato, è il periodo delle grandi vendite, nelle piccole realtà o meglio nelle case di pregio e di ampia metratura (che verranno occupate per molto più dei soliti 10 anni) gli investitori si orientano verso gli affitti per evitare che il valore dell’immobile non aumenti abbastanza nel corso del tempo al unto tale da ammortizzare i costi sostenuti.
I dati statistici confermano inoltre che a partire dal 2010 a oggi, il prezzo del mattone ha subito variazioni importanti : -23,1% il valore delle abitazioni già esistenti, + 0,7% quello delle nuove.
Se nel corso degli ultimi anni i potenziali acquirenti erano orientati sui contratti d’affitto,in quanto meno vincolanti dal punto di vista economico e più convenienti,poiché non prevedevano l’emissione immediata di un totale ma cadenzata mensilmente, oggigiorno il mercato immobiliare ha registrato un aumento significativo dei contratti di vendita.
Ovviamente,sarebbe errato non entrare nei dettagli , poiché differenti sono le tipologie di immobili e le alternative possibili circa la cessione del bene stesso.
Entriamo nel dettaglio.
Quali sono i fattori che favoriscono chi è intenzionato a sottoscrivere un contratto di vendita ?
Attualmente i canoni di locazione stanno aumentando in tutte le ragioni italiane ( con le dovute disparità ). Mentre i prezzi richiesti per la vendita sono stabili o addirittura inferiori rispetto a quelli degli anni precedenti.
Favorevole è stata l’apertura italiana verso i green buildings ,che permettono minori consumi e un ritorno economico non indifferente a lungo termine ( anche a livello ecologico ).
Nelle grandi metropoli poi, la ricerca di un alloggio da affittare è ancora più complessa a causa delle locazioni brevi, che molti proprietari preferiscono in quanto non prevedono rischi di insolvenza .
A questi elementi di non poca rilevanza si aggiungono i cosiddetti ‘’tassi a zero ‘’e i Btp al minimo per mezzo dei quali , a 8 anni dall’acquisto e ipotizzando un mutuo di vent’anni a tasso fisso con prezzi stabili, il bilancio tende a favore dell’acquirente piuttosto che dell’affittuario.
Nonostante ci sia questa tendenza generale nello scegliere gli atti di vendita anziché di affitto , rimane comunque un’esigua parte di investitori per i quali conviene ancora sottoscrivere un canone di locazione.
Se nelle grandi città ,come precedentemente affermato, è il periodo delle grandi vendite, nelle piccole realtà o meglio nelle case di pregio e di ampia metratura (che verranno occupate per molto più dei soliti 10 anni) gli investitori si orientano verso gli affitti per evitare che il valore dell’immobile non aumenti abbastanza nel corso del tempo al unto tale da ammortizzare i costi sostenuti.
I dati statistici confermano inoltre che a partire dal 2010 a oggi, il prezzo del mattone ha subito variazioni importanti : -23,1% il valore delle abitazioni già esistenti, + 0,7% quello delle nuove.