La follia immobiliare: le ultime news dal Venezuela
Il Venezuela, dopo i vari disordini politico – sociali , sembra che si stia riprendendo , lentamente. Ma non basta per risollevare totalmente l’economia del paese.
Il salario minimo è sufficiente per comprare solo una lattina di tonno, la popolazione è poco orientata all’acquisto di nuovi immobili e soprattutto , i pochi che godono di un tetto sulla testa , non pagano l’affitto.
Perché il Venezuela è diventato , nell’ultimo anno , un caso da studiare in tutte le facoltà di economia e statistica ?
Il mercato immobiliare è un vero incubo per la popolazione locale!( ma di grande utilità per gli stranieri che vogliono acquistare un appartamento in Venezuela).
Perché ?
La moneta locale , il bolivar , è una delle più svalutate al mondo.
I proprietari quindi cercano di chiudere le loro operazioni con un ‘unica valuta decisamente più forte e stabile: il dollaro
Siccome acquistare case in dollari, le operazioni vengono eseguite con istituzioni al di fuori dei confini nazionali.
Motivo per cui , investire in case di estremo lusso in Venezuela è un ‘idea geniale in questo periodo !
I cittadini , pur di riuscire ad arrivare a fine mese , preferiscono rinunciare a seconde case ,vendendole a prezzi stracciati .
Basti pensare che gli altri prezzi relativi ai beni del paniere tendono ad aumentare sempre di più ogni giorno.
Ecco una lista dei prodotti di prima necessità per farci un ‘idea delle cifre attorno alle quali stiamo ragionando .
1 scatola di tonno da 140 grammi: 1,1 milioni di bolivar
1 chilo di pollo: 1,37 milioni
1 chilo di formaggio : 2,8 milioni
1 chilo di patate: 679.995 bolivar
2 rotoli di carta igienica: 688.000 bolivar
12 uova: 526.000 bolivar
Il prezzo del caffè raddoppia ogni mese in maniera esponenziale.
Inversamente proporzionale è il fenomeno che si abbatte sugli immobili , che invece , vedono crollare il proprio valore sul mercato.
Il paese di Maduro vive quindi un vero e proprio paradosso :
il più ricco sotto il punto di vista delle risorse naturali e bellezze paesaggistiche , ma il più povero sotto il profilo economico .
Il salario minimo è sufficiente per comprare solo una lattina di tonno, la popolazione è poco orientata all’acquisto di nuovi immobili e soprattutto , i pochi che godono di un tetto sulla testa , non pagano l’affitto.
Perché il Venezuela è diventato , nell’ultimo anno , un caso da studiare in tutte le facoltà di economia e statistica ?
Il mercato immobiliare è un vero incubo per la popolazione locale!( ma di grande utilità per gli stranieri che vogliono acquistare un appartamento in Venezuela).
Perché ?
La moneta locale , il bolivar , è una delle più svalutate al mondo.
I proprietari quindi cercano di chiudere le loro operazioni con un ‘unica valuta decisamente più forte e stabile: il dollaro
Siccome acquistare case in dollari, le operazioni vengono eseguite con istituzioni al di fuori dei confini nazionali.
Motivo per cui , investire in case di estremo lusso in Venezuela è un ‘idea geniale in questo periodo !
I cittadini , pur di riuscire ad arrivare a fine mese , preferiscono rinunciare a seconde case ,vendendole a prezzi stracciati .
Basti pensare che gli altri prezzi relativi ai beni del paniere tendono ad aumentare sempre di più ogni giorno.
Ecco una lista dei prodotti di prima necessità per farci un ‘idea delle cifre attorno alle quali stiamo ragionando .
1 scatola di tonno da 140 grammi: 1,1 milioni di bolivar
1 chilo di pollo: 1,37 milioni
1 chilo di formaggio : 2,8 milioni
1 chilo di patate: 679.995 bolivar
2 rotoli di carta igienica: 688.000 bolivar
12 uova: 526.000 bolivar
Il prezzo del caffè raddoppia ogni mese in maniera esponenziale.
Inversamente proporzionale è il fenomeno che si abbatte sugli immobili , che invece , vedono crollare il proprio valore sul mercato.
Il paese di Maduro vive quindi un vero e proprio paradosso :
il più ricco sotto il punto di vista delle risorse naturali e bellezze paesaggistiche , ma il più povero sotto il profilo economico .
