Come sapete, i nostri ultimi aggiornamenti riguardano principalmente come il mercato immobiliare internazionale si sta difendendo dall'emergenza Covid. Oggi noi di Realigro abbiamo deciso di informarvi sull'improvvisa variazione dei prezzi che sta interessando la maggior parte delle grandi città. Quindi, ecco una breve ma interessante analisi sull'argomento sopra menzionato. Quindi, se siete pronti e desiderosi di saperne di più, possiamo inaugurare la nostra mini-guida!
Partiamo dal presupposto che le notizie siano le migliori. In effetti, l'indice globale dei prezzi è sceso in modo preoccupante, soprattutto negli ultimi mesi. Le conseguenze di ciò sono state il tasso di crescita annuale del settore immobiliare, che ha raggiunto il 3%. Il più basso mai registrato nella storia. Non sorprende, ovviamente, che il portafoglio dedicato agli investimenti immobiliari sia attualmente vuoto. I segnali di indebolimento delle prestazioni sono da attribuire alla generale precarietà che ha prodotto l'instabilità causata dall'emergenza Covid. In particolare è diminuita la percentuale relativa al numero di città coinvolte in questo tragico calo dei prezzi. È passato dal 15% delle metropoli al 50%. Un gap considerevole, che sembra aver letteralmente paralizzato ogni potenziale cliente. Preoccupa anche il settore del lusso. A differenza di quanto registrato all'inizio della pandemia (stiamo parlando del periodo marzo-maggio 2020), il segmento del lusso è ora minacciato anche da criticità esterne. Cosa significa questo?

Ci sono fondamentalmente due fattori. Il primo è una spaventosa svalutazione o un aumento eccessivo dei prezzi degli immobili di riferimento. Scelte diametralmente opposte ma con lo stesso obiettivo. Questo è aumentare il mercato. La seconda, la paura di non poter fare un investimento sicuro, a causa delle spese primarie che, anche per una persona estremamente agiata, possono aumentare in un periodo di chiusura totale. Analizzando nel dettaglio la classifica delle città più colpite al mondo, possiamo individuare ai primi posti le realtà turche, caratterizzate da un'offerta molto limitata e dall'indebolimento della lira turca.

A ciò si aggiunge l'improvviso aumento della popolazione in questo Paese, che ha generato disorientamento e squilibrio sociale, economico e ambientale. Successivamente emergono città europee, tra le quali spicca positivamente il Lussemburgo. È l'unico Paese che ha visto un aumento del 14%. Le città svedesi, invece, famose per non aver subito un blocco formale, sono caratterizzate da una crescita, seppur lieve, dei prezzi e del reddito. È stata una mossa vincente non applicare alcun blocco? Secondo i dati raccolti, probabilmente sì. Insomma, in generale, la situazione critica è il filo conduttore che unisce ogni nazione. Indipendentemente dalla politica del governo e dalle restrizioni più o meno incisive per far fronte all'emergenza globale. Quello che accadrà nei prossimi mesi rimane un dilemma. Come sempre, noi di Realigro continueremo a tenerti aggiornato sulle possibili ripercussioni nel mercato immobiliare!